Translate

Visualizzazione post con etichetta Le Assassine. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Le Assassine. Mostra tutti i post

venerdì 4 giugno 2021

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Giugno 2021)

Cari amici e lettori dell'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario, eccoci qua per un nuovo appuntamento coi consigli letterari nel segno del giallo tradizionale. Senza che ce ne siamo resi conto (almeno per me è stato così) siamo giunti fino a giugno, alle porte dell'estate e di una stagione che si spera ci porti un po' di sollievo dai disagi della pandemia. La strada per uscire da questa sgradevole situazione è ancora lunga da percorrere, ma l'apertura delle vaccinazioni per tutta la popolazione mi pare un segnale molto buono verso un graduale ritorno alla normalità. Nel frattempo,come sempre, io sono pronto a darvi qualche consiglio su cosa leggere per ingannare il tempo e intrattenervi; soprattutto in vista delle auspicabili settimane di relax e mare o montagna che ci attendono nei prossimi mesi. Pertanto, diamo inizio alla lista!

Copertina dell'edizione pubblicata da
Le Assassine
Come prima lettura in lingua italiana, vi consiglio caldamente di prendere in considerazione il romanzo nuovo di zecca che Le Assassine hanno dato alle stampe: "Un Cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers. Si tratta di una storia straordinaria, scritta da colei la quale veniva considerata come l'erede diretta nientemeno che di Dorothy L. Sayers, dal momento che aveva fatto proprio l'utilizzo di citazioni e di uno stile narrativo complesso come marchi di fabbrica. Sfortunatamente Bowers riuscì a produrre soltanto cinque storie del mistero prima di morire in giovane età, come accadde a Christopher St. John Sprigg, a causa della tubercolosi che contrasse alcuni anni dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; come unica consolazione, ebbe il privilegio di essere nominata membro del Detection Club. "Un Cappio per Archibald Mitfold" narra una vicenda che si svolge nel 1939, proprio poco dopo la dichiarazione del conflitto mondiale. Il giovane Archibald Mitfold del titolo incontra due vecchi compagni di scuola e rivela loro come sia stato vittima di una serie di tentativi di ucciderlo, ai quali è scampato quasi per miracolo. Ormai è convinto che il pericolo sia passato, per cui non dà importanza ai calorosi consigli degli altri di riguardarsi e prestare attenzione; pertanto, non stupisce venire a sapere come più tardi, proprio in quello stesso giorno, Archy venga trovato morto nella casa della zia. Come si sia verificato il decesso è chiaro fin da subito, ma sull'identità del colpevole e sul movente di questo gesto criminale incombe una cappa di dubbio e sospetto. Fin da subito la soluzione si presenta complessa da trovare; così il caso viene affidato al competente ispettore Pardoe il quale si getta a scavare nella vita della giovane vittima e di chi lo ha circondato nel corso degli anni. Il fatto è che, più va a fondo della faccenda, più emergono nuovi elementi a complicare l'indagine: la cameriera, innanzitutto, testimonia di aver sentito Mitfold fare commenti criptici; ma pure la scomparsa del diario di quest'ultimo, la sua passione per lo strano disegno di un uccello e il calco di gesso che accompagnava con il simbolo di un martello; un incontro avvenuto presso un'organizzazione che simpatizza con i nazisti e la conseguente scomparsa di un milionario, contribuiscono a ingarbugliare la matassa. Qual è la verità sulla faccenda? Tra false piste e capitoli segnati con frasi prese dal "Macbeth" di Shakespeare (come il titolo originale), starà a Pardoe trovare gli elementi necessari per mettere in arresto un assassino che forse non ha ancora terminato di seminare morte e sventura. "Un Cappio per Archibald Mitfold" si preannuncia essere un romanzi del mistero grandioso, insomma.

Copertina dell'edizione pubblicata
nei Classici del Giallo Mondadori
Passando invece alle pubblicazioni da edicola, questo mese voglio segnalare l'uscita di un giallo inedito nei Classici del Giallo Mondadori. Da qualche tempo l'editore ha ricominciato ad investire su traduzioni ex novo di titoli appartenenti alla tradizione della Golden Age, tra Ethel Lina White e Anthony Berkeley. Ecco, proprio all'opera di quest'ultimo appartiene la storia pubblicata a giugno. Si tratta di "Il Problema del Signor Priestley", tra i primi esempi di mystery solcati da una vena ironica. Immaginate la premessa: una persona normalissima, innocente e assolutamente priva di scopi criminali, ammazza per sbaglio qualcuno... e non esistono prove che possano incriminarla. Come dovrebbe comportarsi? Dovrebbe consegnare se stessa alla polizia e rischiare di finire in galera per un errore compiuto in un momento di distrazione, oppure fare finta di nulla e mettere a tacere la propria coscienza? Questo è l'oggetto di un'esperimento psicologico che alcuni compagni di bevute, appassionati di criminologia, decidono di testare sfruttando l'ingenuo e pacifico signor Matthew Priestley. Hanno in mente di elaborare una complicata messinscena, che prevede la partecipazione di una ragazza affascinante che dovrebbe scambiarlo per un altro e coinvolgerlo in un furto nella casa di uno dei complici. Tuttavia, quando il proprietario si affaccia, i proiettili a salve e il finto stramazzo al suolo della "vittima" convincono Priestley di essere davvero colpevole. Da qui poi inizia un'avventura incredibile che vede il poveretto coinvolto in ogni serie di peripezie; e l'ingresso sulla scena di un poliziotto finirà per causare conseguenze inimmaginabili... Dalla fervida immaginazione di Anthony Berkeley, una storia divertente e appassionante.

Copertina dell'edizione pubblicata
dalla British Library Crime Classics
Per le letture in lingua inglese, invece, questo mese abbiamo una raccolta di racconti per i tipi della British Library Crime Classics dal titolo "Guilty Creatures". Si tratta della periodica pubblicazione curata dal critico Martin Edwards, il quale ha radunato una serie di brevi storie accomunate (in questo caso) dal tema del mondo animale declinato secondo differenti sensi. Fin dagli albori del genere giallo, infatti, bestie di ogni tipo hanno avuto ruoli più o meno importanti all'interno di romanzi e racconti del mistero: basti pensare a titoli quali "Panico" di Helen McCloy, con un cane cieco che involontariamente fornisce indizi per la soluzione del mistero, oppure "Il Pappagallo Bianco" di Mignon G. Eberhart e la serie più leggera prodotta da Lilian Jackson Braun con protagonisti due gatti investigatori. Pertanto, che siano autrici di crimini, testimoni chiave oppure spalle per le forze della legge alla pari del docile e buon dottor Watson, queste creature sono le protagoniste delle quattordici trame racchiuse in "Guilty Creatures" e concentrate su gatti, cani e insetti insieme ad animali più esotici come gorilla, parrocchetti e serpenti velenosi. Spaziando da Arthur Conan Doyle fino a F. Tennyson Jesse, da Christianna Brand a Penelope Wallace, Edwards ha curato questa antologia fin nei minimi particolari, dando vita a una raccolta singolare e originale, nonché piena zeppa di misteri da risolvere.

Copertina dell'edizione pubblicata
da Penzler Publishing
Infine, per restare sempre nel mondo animale, per coincidenza pure Penzler Publishing ha pubblicato un romanzo giallo su questo genere. Infatti, in questo mese ci viene presentato "The Cat Saw Murder" di Dolores Hitchens. Protagoniste della storia sono l'investigatrice privata Rachel Murdock e sua sorella Jennifer, convocate d'urgenza da parte della loro nipote preferita Lilly in California. Prima di mettersi in viaggio, tuttavia, le due sistemano la loro preziosa gatta Samantha per portarla da Lilly: Samantha, infatti, non è una gatta qualunque, ma addirittura un'ereditiera benedetta da un ricco parente con una fortuna pecuniaria pressoché inestinguibile. Per questo motivo l'animale deve essere trattato con tutte le cure e preservato. Tuttavia, non appena giunte in California, Samantha subisce un attentato e rischia di restare uccisa. Sotto shock, Rachel e Jennifer non fanno in tempo a riprendersi dallo spavento che un nuovo incidente si verifica... ma stavolta a rimetterci la pelle è Lilly. All'arrivo della polizia, gli indizi iniziano ad andare a posto: la cugina aveva contratto pesanti debiti di gioco ed era solita barare a bridge, pertanto sembrerebbe che la colpevole dell'attentato a Samantha alla fine sia rimasta vittima del proprio piano diabolico per impossessarsi del denaro ereditato dalla bestia. Tutto risolto, quindi? Affatto, dal momento che presto compare un altro cadavere, semisepolto in una spiaggia vicina. Appare quindi chiaro che questa storia di follia omicida non sia legata soltanto ai problemi finanziari di Lilly, ma si articoli seguendo una pista più contorta e difficile da sondare. Per fortuna, niente è impossibile per Rachel Murdock e la gatta Samantha, le quali surclasseranno le forze dell'ordine nello scoprire le sottigliezze di un caso davvero strabiliante.

Anche per questo mese i consigli di lettura in giallo sono terminati. Come al solito, se dovessi venire a sapere di qualche titolo che mi sia sfuggito, lo aggiungerò in coda qui sotto con un avviso. Nel frattempo, vi auguro un buon inizio d'estate con tante letture e una graduale ripresa della routine quotidiana. A presto!

Link ai titoli consigliati su IBS:
"Un cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers.

Link ai titoli consigliati su Libraccio:
"Un cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers.

Link ai titoli consigliati su Amazon:
"Un cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers;
"Il problema del signor Priestley" di Anthony Berkeley (solo ebook);
"Guilty creatures" curato da Martin Edwards;
"The cat saw murder" di Dolores Hitchens.

venerdì 5 giugno 2020

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Giugno 2020)

Cari amici, bentornati all'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario. Con l'avvento del mese di giugno, finalmente qualcosa ricomincia a muoversi anche nel mondo dell'editoria, dopo lo stop forzato degli ultimi mesi, a causa della pandemia di Coronavirus che ha interessato non solo il nostro Paese, ma tutto il mondo. Già a maggio avevamo visto come Sellerio avesse pubblicato una nuova avventura del Detective Kindaichi (la quale era prevista per i primi di marzo); ebbene, negli ultimi giorni anche altri editori si sono dati da fare e oggi posso darvi alcune anticipazioni e aggiornamenti. Ma vediamo con calma ogni titolo.

Copertina di "Il Divorzio non si Addice a Enid
Balfame"
Innanzitutto, è con grande gioia che vi annuncio la pubblicazione di un nuovo titolo da parte di Le Assassine, nella loro collana Vintage: "Il Divorzio non si Addice a Enid Balfame" di Gertrude Atherton. Si tratta di uno tra i titoli che vi avevo già anticipato diverso tempo fa ma del quale, finora, non si conosceva la data di uscita. Il 28 del mese scorso (quindi, come se fosse disponibile da quello in corso) è dunque entrato ufficialmente in commercio. La storia è molto intrigante: essa narra di una giovane signora, la Enid Balfame del titolo, la quale ha ormai quarantadue anni e da quasi la metà di essi è sposata con un esponente politico dedito alla bottiglia e chiassoso; un individuo, insomma, ben lontano dai modi garbati e impeccabili di lei. Proprio grazie alla sua educazione irreprensibile, Enid è molto ammirata dalla società che risiede nella cittadina di Elsinore, poco distante da New York, in cui ella vive e si adopera per tenere in vita un circolo locale molto prestigioso. Eppure, il lettore non può fare a meno di chiedersi se questo suo carattere sia realmente come quello che lei manifesta, oppure se nasconda una natura ben più inquietante dietro a una facciata di perbenismo. Tanto più che, a poche ore da una scenata in pubblico, durante la quale la signora Balfame è stata messa in ridicolo, suo marito viene trovato morto davanti al cancello della loro casa. Si tratta di una coincidenza, che egli sia stato ammazzato proprio lì? Oppure il fattaccio è accaduto perché uno degli abitanti della casa gliela ha fatta pagare? Il mistero si infittisce, e il lettore dovrà pazientare a lungo prima di scoprire cos'è veramente accaduto. I lettori dell'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario, invece, potranno leggere la recensione che ho pubblicato la settimana scorsa.

Copertina di "La Fonte delle Lacrime"
In secondo luogo, vorrei segnalare le uscite da edicola del Giallo Mondadori di questo mese. Sia nella Serie Regolare sia nei Classici, infatti, saranno pubblicati due titoli di tutto rispetto. Nella prima, toccherà all'ottimo Paul Halter e al suo "La Fonte delle Lacrime". Come al solito, ci troviamo di fronte a una storia in cui il misterioso, l'occulto e il delitto impossibile vanno a braccetto: il personaggio centrale delle vicende, infatti, è quello di un sensitivo che, arrivato nel remoto paesino di Chartham sulle ripide coste della Cornovaglia, inizia a riscuotere una certa fama presso la comunità locale. Grazie al suo pendolino e alla propria sensibilità, infatti, tale Patrick Markale riesce a compiere imprese straordinarie come ritrovamenti di oggetti smarriti, risoluzione di misteri e, ovviamente, predire incidenti e disastri. Inoltre, il sensitivo sembra alla ricerca di una fonte magica non meglio identificata, le cui acque sarebbero in grado di infondere il dono della divinazione a chi le bevesse. Tuttavia, ben presto gli spettri e le apparizioni paranormali suscitate in Cornovaglia non saranno più solo quelli di Markale, poiché dalla nebbia e dalle scogliere a strapiombo sul mare inizierà a sorgere una catena di morti inspiegabili; un bel rompicapo per il criminologo Alan Twist e il suo amico, l'ispettore di Scotland Yard Archibald Hurst, e una lettura deliziosa per tutti gli appassionati del giallo della Golden Age fedeli a uno tra i pochi narratori di prestigio del genere in attività al giorno d'oggi.

Copertina di "L'Occhio di Osiride"
Nella serie dei Classici del Giallo Mondadori, invece, fa la sua apparizione la ristampa di una delle crime novels a cui personalmente sono più legato: "L'Occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman. Questo grazioso romanzo d'epoca (è stato scritto nel 1911, agli albori di quella che viene definita come l'epoca d'oro del giallo classico) è un mirabile esempio di come il mystery possa essere un impeccabile meccanismo di precisione in quanto ad enigma, perlopiù dotato di fair play, e allo stesso tempo una storia che si sofferma su una quantità enorme di altri aspetti della trama, che esulano dal mistero in sé ma non per questo risultano noiosi. Infatti, tra l'atmosfera da sogno di un lungo periodo di tempo, diviso tra studi medici di inizio Novecento, visite ai pazienti, digressioni sull'arte egizia e sulle strade di una Londra che purtroppo non esiste più, va in scena il caso della scomparsa di John Bellingham, egittologo di fama internazionale, in circostanze poco chiare. Dopo essere tornato da un lungo viaggio sul continente, egli si reca a casa del cugino per fargli una visita; la cameriera lo accoglie sulla soglia e lo invita ad accomodarsi in salotto, in attesa del ritorno del padrone di casa; quando quest'ultimo arriva, però, la poveretta si rende conto che l'ospite si è come volatilizzato. Una situazione ben strana, questa; tanto più che Bellingham sembra aver fatto visita pure al fratello, durante la stessa notte. Eppure, risulta scomparso dalla faccia della terra, come se fosse morto. Si decide quindi di dare via alle pratiche per la cessione degli averi del presunto defunto ai legittimi eredi, ma un cavillo legale impedisce lo svolgersi della normale prassi; così, l'innamorato della graziosa rampolla dei Bellingham decide di incaricare il professor Thorndyke, medico legale ed esperto scienziato, affinché risolva il mistero della sparizione di Bellingham. Lo scienziato dovrà compiere un lungo percorso, prima di giungere alla scoperta della verità sulla fine di John Bellingham; mentre sullo sfondo dell'indagine nascerà una ridente storia d'amore. "L'Occhio di Osiride" è il capolavoro di uno dei maestri del giallo, uno dei grandi narratori del Novecento; vi consiglio di non farvelo scappare.

Copertina di "The Woman in the Wardrobe"
Infine, dopo questi titoli in italiano, veniamo alla pubblicazione di giugno all'interno della britannica British Library Crime Classics. E che romanzo ci aspetta! Infatti, dopo molte tribolazioni, il 10 del mese rivedremo finalmente una riedizione di "The Woman in the Wardrobe" di Peter Shaffer. Si tratta di un evento ancora più straordinario della recente riproposizione di "It Walks by Night" di John Dickson Carr all'interno della collana; il che è tutto dire: la sopracitata metà superstite della coppia, che firmò questo romanzo giallo sotto lo pseudonimo di Peter Anthony assieme al fratello Anthony, assieme ad altri due titoli, si era sempre detto irremovibile nella sua decisione di non ristampare mai più quest'ultimo (non conosco il motivo preciso della sua scelta). Eppure, a distanza di moltissimi anni, Martin Edwards o chi per lui è riuscito a convincere il detentore dei diritti a cedere alle lusinghe, e a rimettere in stampa il mistero che inizia con la scalata di una finestra di un albergo sulla costa di Amnestie, in un mattino di luglio, e che culmina con la scoperta di un cadavere femminile all'interno di un guardaroba. Il signor Verity, testimone oculare della curiosa ascensione mattutina e investigatore dilettante, è incuriosito dalla strana vicenda e decide di intraprendere un'inchiesta personale per scoprire la verità; ma dovrà faticare molto per vincere la sfida con se stesso, a causa dei molti sospettati e degli innumerevoli elementi di impossibilità che caratterizzano il caso. Questa ripubblicazione costituisce un vero evento, come di dicevo, per cui vi consiglio ancora una volta di non indugiare a procurarvi una copia del romanzo; tanto più che essa vede, in aggiunta, le illustrazioni originali di Nicholas Bentley.

Bene, con questo credo di avervi aggiornato su tutte le nuove uscite di rilievo. Come al solito, nel caso si aggiungesse qualcosa di importante alle segnalazioni qui sopra, non mancherò di aggiornare il post e a segnalare le modifiche in modo che lo sappiate. Leggete più che potete e rilassatevi all'ombra delle vostre terrazze o balconi, mi raccomando. Buona lettura, e alla prossima!

Link ai titoli consigliati su IBS:
"L'occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman.

Link ai titoli consigliati su Libraccio:
"L'occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman.

Link ai titoli consigliati su Amazon:
"La fonte delle lacrime" di Paul Halter (solo ebook);
"L'occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman (Mondadori, solo ebook);
"L'occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman (Polillo Editore, cartaceo);
"The Woman in the Wardrobe" di Peter Shaffer.

venerdì 6 settembre 2019

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Settembre 2019)

Con la fine dell'estate, ecco a voi un nuovo appuntamento con "L'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario". L'arrivo dell'autunno e l'accorciarsi delle giornate ci invogliano sempre di più a restare dentro casa, magari a leggere i libri che abbiamo accumulato durante i mesi più caldi, e che cosa c'è di meglio di un buon giallo per passare il tempo? Tanto più che si prospetta una stagione ricca di novità e di ristampe gradite. Quindi, bando agli indugi e diamo il via a questa nuova carrellata di titoli in arrivo.

Copertina di "Sei Oggetti Misteriosi"
pubblicato da Lindau
Per prima cosa, il 29 agosto (ovvero la settimana scorsa) Lindau ha pubblicato "Sei Oggetti Misteriosi" di Christopher St. John Sprigg. Si tratta del terzo volume di questo scrittore che la casa editrice torinese manderà in stampa, dopo "Morte di un Aviatore" e "Omicidio in Fleet Street", stavolta senza il nostro amato Charles Venables, giornalista di cronaca e investigatore dilettante. Evidentemente questi ultimi hanno avuto fortuna e, quindi, auspico che anche gli altri due inediti dell'autore ("The Corpse with the Sunburnt Face" e "Death of a Queen") saranno resi disponibili nella nostra lingua quanto prima. Per quanto mi riguarda, l'ho già ordinato in libreria visti i commenti letti in giro per Internet: viene descritto come "una complessa miscela di giallo, thriller e poliziesco combinato con sfumature occulte", oppure come un romanzo claustrofobico, con una storia dai colpi di scena bizzarri simili a quelli di un incubo ad occhi aperti. Insomma, sembrerebbe un po' diverso dalla "solita" crime story; l'aspettativa da parte mia, come penso si capisca, è molto alta.

Copertina di "Il Mistero della Vetreria"
pubblicato da Le Assassine
Per Le Assassine, invece, dal 30 settembre sarà disponibile "Il Mistero della Vetreria" di Margaret Armstrong. L'avevo già annunciato nel nostro scorso appuntamento, e adesso finalmente anche in Italia potremmo godere di una traduzione di questo romanzo che, già da qualche tempo, aveva suscitato la curiosità degli appassionati di giallo classico. Nel lontano febbraio 2012, infatti, l'esperto Curtis Evans aveva recensito questo titolo (qui la sua analisi) e, in seguito, si era adoperato affinché esso venisse ripubblicato in lingua originale (come è avvenuto nella collana "Lost Crime Classics" della Pepik Books); un tale sperticato elogio da parte sua, che se ne intende, vorrà pur significare qualcosa. In sintesi, si tratterebbe di un tipico giallo classico, con una tale signorina Trumbull come segugio dilettante (alla maniera della Miss Marple di Agatha Christie) che si reca in una villa di campagna come ospite di una vecchia compagna di scuola. Laggiù sono presenti anche altri parenti e congiunti, come la cugina Phyllis e Leo Ullathorne, noto artista del vetro. Tutto sembra andare per il meglio, finché non accade la proverbiale disgrazia: nel forno del laboratorio dove si producono le vetrate artistiche di Leo vengono trovati dei resti che all'apparenza sembrano appartenere a un essere umano. La conclusione a cui si arriva è che siano quelli del padre dell'artista, un uomo (ovviamente) gretto e sgradevole, e che il responsabile sia Leo; tuttavia Miss Trumbull non è convinta dalla teoria dei poliziotti e decide di indagare per conto suo. Questo romanzo è stato giudicato come appartenente al genere delle "Signorine Omicidi" americane, quelle della scuola "Se-avessi-saputo"; tuttavia le premesse fanno pensare che possa piacere un po' a tutti gli appassionati del genere giallo.

Copertina di "Goodnight Irene" di
James Scott Byrnside
Fin qui per quanto riguarda le uscite in lingua italiana. Infatti, da questo appuntamento, ho deciso di introdurre anche alcune menzioni speciali per uscite in lingua inglese. Posso immaginare che non tutti siano dei lettori tanto accaniti o esperti; eppure, trovo che in alcuni casi si sia costretti da forze maggiori ad adattarsi a questa soluzione. Mi spiego meglio, elencandovi i titoli che voglio prendere in esame.

Dando un'occhiata in altri blog sulla crime story classica, ad esempio, mi sono imbattuto in due libri che mi hanno ricordato immediatamente i romanzi di John Dickson Carr; ovvero, "Goodnight, Irene" e "The Opening Night Murders" di James Scott Byrnside. Si tratterebbe di veri e propri omaggi al Maestro della Camera Chiusa, con delitti impossibili avvenuti su di palcoscenici o davanti a un pubblico intero, che hanno ottenuto recensioni molto positive, per non dire entusiaste, e che meriterebbero di essere conosciuti di più. Il problema, però, è che questi due libri (e un terzo che uscirà a maggio 2020) sono stati pubblicati dall'autore stesso, senza l'appoggio di un grosso editore che possa provvedere a un battage pubblicitario massiccio o ad agenti incaricati dei diritti per l'estero; quindi, la possibilità di vederli tradotti nel nostro Paese è pressoché inesistente (anche se, da parte mia, mi auguro di essere presto smentito). Per questo motivo ho voluto segnalarveli anche se sono solo in lingua inglese; meglio prenderli così, che aspettare invano.

Copertina di "It Walks by Night"
pubblicato dalla British Library
E la stessa cosa, anche se un po' differente, vale per l'imminente ripubblicazione di "It Walks by Night", ovvero "Il Mostro del Plenilunio", da parte della British Library Crime Classics. Si tratta di un'edizione prestigiosa (copertina meravigliosa), tanto più che questo titolo non vede la luce da molti anni, poiché comprende anche il racconto "The Shadow of the Goat", di cui si è occupato come sempre l'inossidabile Martin Edwards e che vi segnalo con calore perché, a detta di alcuni esperti che ho letto negli ultimi tempi, probabilmente non verrà mai pubblicata in modo integrale in Italia. Certo, da noi esistono le versioni dei "Classici del Giallo Mondadori"; però si tratta di traduzioni parziali o addirittura errate (pare che ci sia un'inesattezza nella descrizione del luogo del delitto), che non competono assolutamente con l'originale integro. Da parte mia, l'ho già messo in lista tra i volumi da comprare.

Infine, una notizia che ho raccolto proprio stamattina. Gli eredi di Agatha Christie pubblicheranno una nuova raccolta di racconti della Signora del Crimine, dal titolo "The Last Séance", che comprenderà tutti i racconti del sovrannaturale scritti dalla Nostra. La data è quella del 24 settembre, secondo il sito di Harper Collins. Sembrerebbe l'ennesimo tentativo di far cassa, dopo la concessione a Sophie Hannah del personaggio di Hercule Poirot e delle recenti trasposizioni cinematografiche e televisive delle opere della Christie; la "novità" sta nel fatto che, a quanto pare, tra le altre ci sarà una breve storia mai pubblicata negli Stati Uniti, ovvero "The Wife of Kenite". Interessante, come ogni libro della zia Agatha.

Copertina di "The Last Séance"
di Agatha Christie
Detto ciò, vi auguro un autunno pieno di letture gialle. Al prossimo appuntamento!

Link ai titoli consigliati su Libraccio:
"Sei oggetti misteriosi" di Christopher St. John Sprigg;
"Morte di un aviatore" di Christopher St. John Sprigg;
"Omicidio in Fleet Street" di Christopher St. John Sprigg;
"Il mistero della vetreria" di Margaret Armstrong.

Link ai titoli consigliati su IBS:
"Morte di un aviatore" di Christopher St. John Sprigg;
"Omicidio in Fleet Street" di Christopher St. John Sprigg;
"Sei oggetti misteriosi" di Christopher St. John Sprigg;
"Il mistero della vetreria" di Margaret Armstrong;
"The last seance" di Agatha Christie.

Link ai titoli consigliati su Amazon:
"Morte di un aviatore" di Christopher St. John Sprigg;
"Omicidio in Fleet Street" di Christopher St. John Sprigg;
"Sei oggetti misteriosi" di Christopher St. John Sprigg;
"Il mistero della vetreria" di Margaret Armstrong;
"Goodnight Irene" di James Scott Byrnside;
"The Opening Night Murders" di James Scott Byrnside;
"It Walks by Night" di John Dickson Carr;
"The Last Séance" di Agatha Christie.

venerdì 16 agosto 2019

5 - "Chi ha Ucciso Charmian Karslake?" ("Who Killed Charmian Karslake?", 1929) di Annie Haynes

Copertina dell'edizione pubblicata dalle
Edizioni Le Assassine
Come sa qualunque appassionato, la crime story della Golden Age è un genere letterario che ha saputo affrontare argomenti o temi scomodi per la propria epoca, mettendo in dubbio l'identità della società e delle persone che la costituivano. È riuscita a rivoluzionare se stessa ispirandosi al mondo circostante, plasmandosi man mano che avvenivano cambiamenti di carattere storico e politico, e ci ha consegnato una serie di romanzi innovativi, dove la visione dell'individuo e la concezione che uno ha su di esso può venire capovolta all'improvviso. Tuttavia, bisogna pure ammettere che una fetta dell'enorme gruppo a cui appartengono i libri di questo tipo reca ancora un'impronta molto classica, dove prevalgono gli stereotipi e le convenzioni di un'epoca ormai passata, l'aristocrazia gioca un ruolo dominante sul popolo borghese e proletario, e la "scalata in società" viene vista come un'azione spregiudicata e che intraprendono solo gli/le arrivisti/eÈ il caso di "Chi ha Ucciso Charmian Karslake?" di Annie Haynes (Edizioni Le Assassine, 2018), pubblicato per la prima volta nel 1929, dove l'indagine ruota attorno a una ricca famiglia che può essere definita "snob" e la figura della vittima è impersonata da un'attrice americana, esempio tipico di ragazza "che si è fatta da sé" e che ha intrapreso un complesso percorso professionale al fine di raggiungere, in quanto ad importanza e fama, uomini e donne che hanno avuto la fortuna di nascere in famiglie antiche. Storie di questo genere sono decisamente tradizionali, non brillano per una spiccata originalità di trama e, spesso, non sono riuscite a resistere alla prova del tempo come è avvenuto per altri gialli della stessa epoca. Attenzione, però: una tale descrizione non vuole sottintendere che le vicende raccontate in questi casi siano insipide, prevedibili e sciocche. Classico non è sinonimo di scandente, e per capirlo basta leggere questo libro; anche se non ci troviamo di fronte a un capolavoro, infatti, trovo che questo sia uno di quelli che si leggono sempre volentieri, dove traspare la vera anima della detective novel del periodo tra le due guerre, con vicende che intrigano senza calcare troppo la mano sull'efferatezza del delitto e che avevano il fine di far trascorrere al lettore qualche ora di spensieratezza e divertimento.

Immagine della casa in cui Caroline Luard
venne assassinata, simile a Hepton Abbey
Fin da subito entriamo nel vivo del caso: è la mattina seguente alla grande festa che la famiglia Penn-Moreton, domiciliata a Hepton Abbey nel villaggio omonimo, ha dato in onore del ritorno dalla luna di miele del giovane fratello del padrone di casa, Dicky, e della sua fresca sposa, Sadie. Nella serata appena trascorsa gli invitati hanno ballato e si sono divertiti; complice la presenza straordinaria della famosa Charmian Karslake, una delle attrici più in voga dall'altra parte dell'Oceano e in continua ascesa nella Vecchia Europa, la quale ha destato grande scalpore partecipando per la prima volta a un evento pubblico durante il suo soggiorno in Inghilterra. Tutti sono rimasti affascinati della sua gaiezza, nonché dal suo bell'aspetto, e adesso sono in attesa che lei faccia il suo ingresso trionfale nella sala della colazione. Peccato che ciò non si verificherà mai. Infatti, mentre gli ospiti e i residenti di Hepton Abbey sono riuniti, il maggiordomo Brook annuncia che mademoiselle Celeste è allarmata dal fatto che la sua padrona non risponda ai suoi richiami e abbia chiuso a chiave la porta della camera che occupa; in fretta Penn-Moreton, il fratello Dicky e l'amico Larpent si precipitano al piano di sopra e, con grande rammarico, una volta sfondato l'uscio trovano la povera Charmian che giace priva di vita sul letto disfatto, con una ferita da arma da fuoco nel petto. Tutto farebbe pensare a un suicidio, nonostante l'aria allegra che la ragazza aveva esibito agli occhi degli invitati alla festa, se non fosse che dalla scena del delitto manca lo zaffiro di inestimabile valore della defunta, il quale pare porti sfortuna a chiunque lo possieda.

Dov'è finito, e come mai nessuno ha visto o sentito alcunché durante tutta la notte? L'indagine sulla morte dell'attrice viene affidata all'ispettore Stoddart il quale, affiancato dall'assistente Harbord, inizia a sondare il terreno a Hepton e all'Abbazia. Le reticenti testimonianze dei Penn-Moreton, dei domestici, di Larpent e della sua fidanzata, la ricca Paula Galbraith, oltre a celare torbidi segreti, lasciano intuire ai poliziotti che Charmian Karslake conoscesse i dintorni e, quindi, che in passato avesse vissuto a Hepton; tuttavia è molto difficile trovare qualcuno che si ricordi dell'attrice, tanto più che sembra siano passati molti anni dall'ultima volta in cui lei ha messo piede in Inghilterra. Il movente si nasconde nel passato, come in tanti esempi di crime novel classica? Toccherà viaggiare in lungo e in largo, dentro e fuori Londra, tra ambienti lussuosi e vicoli sporchi, in teatri e studi medici, prima che Stoddart e Harbord riescano a trovare il bandolo della matassa e a risolvere il caso; senza contare che l'assassino sta correndo pericoli sempre più rischiosi, tanto da indurlo ad aggredire con brutalità un altro dei sospettati pur di impossessarsi di un indizio di vitale importanza.

Articolo di giornale sull'omicidio della
moglie del dottor Crippen
Come dicevo, quella raccontata in questo libro è una vicenda classica in tutto e per tutto; un esempio talmente tradizionale del "delitto-nella-casa-di-campagna" che potrebbe sembrare fin troppo standard. Tra le altre cose, infatti, ciò che risalta leggendo "Chi ha Ucciso Charmian Karslake?", è la netta presenza di una stratificazione nella società, con tanto di nobili contrapposti al popolo del villaggio di Hepton. Laggiù, i Penn-Moreton vengono ripetutamente considerati alla stregua della famiglia reale ("Il re e la regina erano ovviamente un gradino sopra di loro, ma non li si incontrava tra gli abitanti di Hepton, per cui Sir Arthur e Lady Penn-Moreton potevano bastare"), in atteggiamento riservato e quasi schizzinoso nei confronti del resto delle persone dei dintorni, tanto da lanciare monetine ai poveri, mentre passano con la barca sul fiume. Non mancano, inoltre, altri riferimenti a stereotipi in voga, come la presenza di una maledizione legata a una pietra preziosa (simile a quella contenuta nel meraviglioso "La Pietra di Luna" di Wilkie Collins) o le descrizioni dei personaggi: Lady Penn-Moreton, ad esempio, risulta una figura algida e candida, la quale viene coinvolta nel caso quasi per sbaglio, nel momento in cui serve la sua testimonianza, a cui viene risparmiato il momento dell'arresto del colpevole e che viene rappresentata come una donna timida e molto lontana da eventi prosaici quali l'indagine dei poliziotti e l'assassinio. Sadie Juggs, la moglie di Dicky, viene descritta come "una tipica americana"; per non parlare di suo padre, un vero squalo della finanza con un caratteraccio esplosivo. Lo stesso Dicky, secondogenito e "cadetto" della casata, appare come uno scavezzacollo che deve mettere la testa a posto, quasi insolente con la polizia. Ma non solo i nobili vengono ritratti in questo modo convenzionale: oltre al classico tipo di investigatore rappresentato da Stoddart, la signora Sparrow è il tipico esempio di zitella, devota alle associazioni per signore e alla conservazione della chiesa del vicinato, mentre Mary Gwender appare come una novella "Strega di Hansel e Gretel", con tanto di volto rugoso e dedita alla vendita di caramelle, e il maggiordomo Brook incarna l'ideale "alla Jeeves" del domestico perfettamente adatto ai salotti signorili. Tutte queste cose, in sintesi, possono sembrare un po' superate al lettore moderno; e se aggiungiamo anche il fatto che l'enigma, pur ben fornito di indizi, risulta molto nebuloso nella sua esposizione (complice il metodo incostante di Stoddart) e con un finale che suggerisce una determinata fretta nel voler concludere la storia, non possiamo che constatare una certa superficialità nella costruzione di questo romanzo, rispetto ad altre opere dello stesso periodo (per capirci, "Dalle Nove alle Dieci" di Agatha Christie è stato pubblicato tre anni prima e, in quanto a narrazione ed enigma ci sono delle notevoli differenze).

Eppure, se preso come racconto fine a se stesso, come un gradevole intermezzo o "un buon esercizio mentale per il lettore che ha appena ricevuto una cartella dal Fisco" (London Mercury), "Chi ha Ucciso Charmian Karslake?" non è affatto così male come si può pensare; e il motivo di ciò si può riscontrare proprio nel suo essere "classico" in maniera tanto spiccata. La crime story classica incarnata dai membri del Detection Club si era assunta lo scopo di rappresentare la vita reale, con tutte le sue sfaccettature positive e negative; ebbene, in questo caso l'intento di Annie Haynes appare più quello di voler raccontare una storia dichiaratamente fittizia per il semplice gusto di farlo. E non vedo il motivo per cui bisognerebbe colpevolizzarla. Ci mette dentro descrizioni di ambienti e di luoghi ben curate, spesso campagnole o di scene urbane appartenenti al proletariato; tratteggia un'enigma giocato su una storia legata al passato, uno dei grandi classici del giallo anglosassone, con grazia e sufficiente metodo da poter essere apprezzato; usa uno stile che, pur non sempre chiaro ai fini di una complessa descrizione dei personaggi e della risoluzione dell'indagine, si adatta alla vicenda e permette di tratteggiare il colore locale a Londra e a Hepton, così che noi possiamo immaginare a grandi linee le persone sulla scena come se fossero quelle che incontriamo per strada ogni giorno. Tutti questi elementi, insomma, rendono bene l'idea iniziale che la detective novel aveva assunto in Inghilterra: quella, cioè, di distrarre le persone dai tristi pensieri legati alla guerra, alla disoccupazione, alla fame e alla crisi generale che si era abbattuta sul Paese in quel momento. Certo; ogni tanto viene fatto cenno a qualche evento reale legato al crimine, come ai casi del dottor Crippen (p. 86) o quello di Edith Thompson (p. 110), ma sono convinto si tratti più di argomenti cui l'autrice era interessata e che lei abbia voluto inserire per dare un ulteriore sostegno all'indagine sulla morte di Charmian Karslake.

Copertina dell'edizione inglese del
romanzo, pubblicata dalla Dean Street
Press
Questo interessamento al crimine reale è una delle poche cose che si conoscono su Annie Haynes, nata nel 1865 ad Ashby-de-la-Zouch, nel Leicestershire, e divenuta scrittrice nel 1923, dopo il trasferimento nella capitale nel 1908. La psicologia degli assassini e delle loro vittime, infatti, la spronarono ad occuparsi di crime stories non solo attraverso i suoi libri (dodici in tutto) ma anche in modo più attivo, tanto da spingerla ad avventurarsi con la sua bicicletta in scene del delitto lontane dalla sua Londra, quali la casa nel Kent in cui venne assassinata Caroline Luard o la cantina in cui Crippen seppellì i resti della moglie. Tra le altre particolarità che avvolgono la figura indistinta di quest'autrice spicca il fatto che a tutt'oggi non esista una fotografia che la ritrae, e che ella fu tre le prime signorine ad aderire ai circoli femministi che all'inizio del Novecento stavano nascendo in tutta Inghilterra. Figlia di un negoziante di ferramenta, Annie Haynes morì prematuramente nel 1929; ma non prima di essere stata paragonata da The Illustrated London News, proprio nell'anno in cui esordì nella narrativa gialla, ad altre illustri colleghe quali Isabel Ostrander, Carolyn Wells e Agatha Christie per spirito e ingegnosità. Già nel corso degli anni Trenta, quando "Chi ha Ucciso Charmian Karslake?" e "The Crystal Beads Murder" (quest'ultimo completato da un collega scrittore rimasto sconosciuto) vennero pubblicati postumi, i suoi libri non erano più ristampati, e ben presto si perse il loro ricordo. Fortunatamente Dean Street Press (in Inghilterra) e Le Assassine (in Italia) ci hanno permesso di riscoprirla ancora una volta; mi auguro che anche gli altri suoi titoli verranno tradotti in futuro, poiché se si tratta di letture godibili come è stata questa, allora si può proprio dire che ne vale la pena.

P.S. Un piccolo appunto all'edizione italiana: questo romanzo è stato presentato nella trama come "un tipico enigma della stanza chiusa". In realtà, credo si tratti più di un semplice "delitto-della-casa-di-campagna". Il mistero della camera chiusa a chiave di Charmian Karslake occupa uno spazio decisamente più ridotto rispetto all'omicidio vero e proprio, come dimostra la sua soluzione.

Link a Chi ha ucciso Charmian Karslake? su Libraccio

Link a Chi ha ucciso Charmian Karslake? su IBS

Link all'edizione italiana su Amazon
 

Link all'edizione in lingua originale su Amazon (ebook)

venerdì 2 agosto 2019

# - Il Ritorno dell'Approvvigionatore Letterario

Eccoci a un nuovo appuntamento con "L'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario". Devo confessare che non pensavo di pubblicare un altro post di questo tipo prima dell'autunno; in estate, di solito, gli editori producono meno volumi di quanto facciano durante il resto dell'anno. Stavolta, invece, qualcuno di loro ci ha riservato qualche gradita sorpresa, oltre a confermare alcune delle anticipazioni che già vi avevo annunciato precedentemente. Meglio così; più libri ci sono, più noi lettori siamo contenti (anche se il portafogli lo è un po' meno).

Copertina di "Il Mistero della
Mano Mozzata" pubblicato da Lindau
Per prima cosa, la settimana scorsa (più precisamente, il 25 luglio) è stato dato alle stampe "Il Mistero della Candela Ritorta" di Edgar Wallace, da parte di Polillo. D'accordo; non si tratta di un inedito, come è stato per gli ultimi titoli che ci sono stati proposti, e Wallace non è un autore per cui impazzire in quanto ad enigma, visto che spesso le sue trame vertono verso l'avventuroso. Però, se serve anche questo tipo di romanzi per continuare ad averne, in futuro, altri più ricercati e prestigiosi, allora ben vengano. Inoltre, magari non tutti hanno già provato le sue storie, e poi non è detto che non si possa conciliare la passione per il delitto cerebrale con quello meno complesso. In ogni caso, per chi non avesse presente la vicenda trattata, si tratta della tipica situazione in cui un innocente, accusato di un delitto, deve essere scagionato da tutte le accuse dall'ispettore di turno (in questo caso T.X. Meredith di Scotland Yard).

Copertina di "La Ragazza del Kyushu"
pubblicato da Adelphi
In secondo luogo, Adelphi ha pubblicato proprio nei giorni scorsi un nuovo romanzo di Seicho Matsumoto, dal titolo "La Ragazza del Kyushu". Già tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018 questo editore aveva dato alle stampe il grande capolavoro di Matsumoto, "Tokyo Express", un noir che si svolgeva tutto sulle rotaie delle ferrovie giapponesi e che era comparso tempo addietro nel Giallo Mondadori, con il titolo "La Morte Viaggia in Treno"; e la stessa Mondadori, sulla sua scia, ha riproposto in tempi recenti pure "Come Sabbia tra le Dita", in cui l'ispettore di turno ripercorre la vita di uno sconosciuto per trovare il suo assassino. Stavolta, invece, si tratta di una storia di vendetta, che vede una giovane ragazza, chiedere l'aiuto di un famoso avvocato per la difesa di suo fratello, ingiustamente accusato di un crimine commesso, a suo dire, da altri. Il penalista, troppo occupato per prestare attenzione a un caso che probabilmente finirebbe per non poter nemmeno essere retribuito in modo adeguato, la allontana dallo studio. Mai l'avesse fatto; poco dopo il prigioniero muore, e da quel momento si mette in moto un meccanismo diabolico che non avrà più alcun arresto, nel tentativo di ripercorrere il caso, finché la giovane Kiriko non otterrà ciò che le spetta di diritto. Come avrete capito, si tratta di gialli "anomali", diversi da quelli a cui possono essere abituati gli amanti dell'enigma della "Golden Age" ma che affrontano tematiche sociali come i loro colleghi oltreoceano; eppure io ho letto entrambi i titoli che ho citato poco sopra, e vi posso assicurare che meritano la nostra attenzione; non fosse solo per l'atmosfera e le descrizioni al limite del sogno che vengono dipinte tra le pagine.

Per restare in tema di "scrittori giapponesi", l'ultima volta ho dimenticato di segnalare la serie (in corso di pubblicazione, visto che per il momento è apparso solo il primo) dei romanzi del detective Kindaichi di Yokomizo Seishi, per i tipi di Sellerio. La trama parla di "un doppio omicidio, un enigma della camera chiusa, un detective privato scostante, uno dei romanzi di fondazione del mystery nipponico, un classico di livello internazionale": non penso serva aggiungere altro per illustrare questo libro e invogliare il lettore a dargli una possibilità.

Copertina di "Il Detective Kindaichi"
pubblicato da Sellerio
Infine, ultimo ma non per importanza, il giorno 18 Lindau ha inaspettatamente pubblicato un altro libro di John Gordon Brandon, dopo "Un Urlo a Soho"; ovvero "Il Mistero della Mano Mozzata". Ora, questo autore è famoso per aver scritto una quantità esorbitante di romanzi gialli (più di cento, secondo la biografia riportata nel sito dell'editore), e spesso prolificità è sinonimo di resa di bassa qualità. In effetti, sia "Un Urlo a Soho" sia "Il Mistero della Mano Mozzata", sembrano avere a che fare con malavita organizzata, boss mafiosi, cinesi subdoli e altri cliché; eppure, in questo caso, ci troviamo di fronte a un crimine perpetrato in un ambiente che ha a che fare con l'egittologia (la casa, davanti a cui l'agente della squadra narcotici viene assassinato e viene ritrovata la mano mozzata del titolo, è quella del professor Farman e l'arma è un antico pugnale rituale). Io ho letto solo un altro giallo in cui questa scienza è stata protagonista, ovvero "L'Occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman; e l'ho amato molto, sia per la trama sia per il coinvolgimento cui viene sottoposto il lettore nelle faccende riguardanti l'imbalsamazione dei corpi e simili faccende. Dopotutto, la Storia antica mi ha sempre interessato, e per questo motivo proverò a dare una possibilità anche a "Il Mistero della Mano Mozzata". Viste le premesse, se i cinesi non abbonderanno troppo, potrebbe rivelarsi un acquisto avveduto.

Queste sono le novità fresche di annuncio; per il resto, vi rimando al post precedente (qui il link) per le anticipazioni che vi ho già dato, con l'aggiunta di due aggiornamenti: ho saputo da fonti attendibili che "Il Mistero della Vetreria" di Margaret Armstrong (Le Assassine) uscirà verso la fine di settembre; mentre in ottobre Mulatero pubblicherà un altro giallo della serie alpinistica con Abercrombie Lewker. Insomma, direi che ci aspettano mesi pieni di buone letture; e se dovesse spuntare ancora qualcosa di nuovo, vi farò sapere. Buone letture!

Link ai titoli consigliati su Libraccio:
"Il mistero della candela ritorta" di Edgar Wallace;
"La ragazza del Kyushu" di Seicho Matsumoto;
"Tokyo express" di Seicho Matsumoto;
"Come sabbia tra le dita" di Seicho Matsumoto;
"Un urlo a Soho" di John Gordon Brandon;
"Il mistero della mano mozzata" di John Gordon Brandon;
"L'occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman;
"Il detective Kindaichi" di Yokomizo Seishi.

Link ai titoli consigliati su IBS:
"Il mistero della candela ritorta" di Edgar Wallace;
"La ragazza del Kyushu" di Seicho Matsumoto;
"Tokyo express" di Seicho Matsumoto;
"Come sabbia tra le dita" di Seicho Matsumoto;
"Un urlo a Soho" di John Gordon Brandon;
"Il mistero della mano mozzata" di John Gordon Brandon;
"L'occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman;
"Il detective Kindaichi" di Yokomizo Seishi.

Link ai titoli su Amazon:
"Il mistero della candela ritorta" di Edgar Wallace;
"La ragazza del Kyushu" di Seicho Matsumoto;
"Tokyo Express" di Seicho Matsumoto;
"Come sabbia tra le dita" di Seicho Matsumoto;
"Un urlo a Soho" di John Gordon Brandon;
"Il mistero della mano mozzata" di John Gordon Brandon;
"L'occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman;
"Il detective Kindaichi" di Yokomizo Seishi.

venerdì 12 luglio 2019

# - L'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario

Libri, libri e ancora libri
In uno dei miei romanzi gialli preferiti, "L'Occhio di Osiride" di Richard Austin Freeman, la giovane Ruth Bellingham descrive la propria occupazione con l'espressione "approvvigionatrice letteraria", cioè una sorta di impiego presso musei e biblioteche, volto alla ricerca e alla raccolta, per conto di terzi, di nozioni e informazioni definite come "provviste da dare in pasto ai leoni della letteratura". Mi è sempre piaciuta questa perifrasi, fin dal momento in cui mi sono imbattuto in essa per la prima volta, e oggi ho deciso di assumere, in qualche modo, un ruolo simile a quello di Miss Bellingham attraverso "Three-a-Penny". Grazie all'esperienza diretta, infatti, ho notato che i lettori di classiche crime stories, proprio come i loro eroi letterari, sono continuamente a caccia di autori sconosciuti o libri rari nei mercatini dell'usato, oppure di nuove uscite in edicola e libreria. Una cosa più che naturale, viste le esigue pubblicazioni annuali in tal senso e la difficoltà nel reperire uno specifico titolo tradotto. Spesso, però, capita che molti romanzi, per semplice distrazione o perché pubblicati da piccole case editrici, passino inosservati agli occhi degli appassionati del giallo all'inglese; e questo è un vero peccato. Si rischiano due conseguenze nefaste: la perdita di un titolo da aggiungere alla propria collezione, ma anche che l'editore smetta di dedicarsi alla pubblicazione di altri libri simili, visto che non guadagna nulla. Per fortuna, però, esiste un'arma fondamentale per sostenere gli appassionati di giallo classico nella loro inarrestabile ricerca: il passaparola. Ed è grazie ad esso che, in questo spazio, intendo fornire periodicamente a voi leoni una buona dose di "provviste", attraverso le segnalazioni di editori da tenere d'occhio e dei titoli che (presumibilmente) daranno alle stampe a breve. Non voglio essere così arrogante da sostenere che siano tutti qui; con molta probabilità qualcuno mi sarà scappato, per cui vi chiederei di integrare la mia lista con un commento, in caso conosceste qualche sito o traduzione che non ho menzionato.

Copertina di "Svanita nel Nulla" di
Ethel Lina White
Allora, in primo luogo prendiamo in considerazione le collane da edicola. Il Giallo Mondadori ha già fatto un post dettagliato sul blog omonimo; tuttavia, essendo che in quel caso sono state raccolte le uscite comprendenti tutti i sottogeneri (compresi storico e moderno), faccio comunque un riepilogo dei titoli più "classici" previsti fino a settembre.

Serie Classici:
- Luglio: l'inedito "Svanita nel Nulla" (She Faded into Air) di Ethel Lina White, autrice inglese che scriveva storie di suspense sullo stile della Regine del Brivido americane, e "Sei Donne e un Libro" (serie Oro) di Augusto De Angelis, pioniere del giallo all'italiana.
- Agosto: l'inedito "Morte di un Dottore" (Doctors Also Die) di D. M. Devine, uno degli scrittori più significativi tra le "nuove leve" del giallo classico tra gli anni Sessanta e Settanta.
- Settembre: "La Casa della Freccia" (The House of the Arrow) di A.E.W. Mason, un grande classico di uno dei pionieri della crime story.

Serie Speciali:
- Luglio: "Ai Gatti Piace il Delitto", contenente due romanzi e un racconto in cui gli amici felini la faranno da padrone; ovvero “La Pensione di Madame Fournier” di Todd Downing, “Il Gatto e il Capricorno” di D.B. Olsen e “Il Gatto di Miss Paisley” di Roy Vickers.
- Settembre: "Investigatori col Monocolo", contenente anch'esso due romanzi e un racconto, stavolta pienamente appartenenti all'Età d'Oro del giallo e a tema scientifico; ovvero “Il Silenzio delle Ombre” (The Hog’s Back Mystery, 1933) di Freeman Wills Crofts, “Il Cratere del Diavolo” (Jack-in-the-Box, 1944) di J.J. Connington e l'inedito Rex v. Burnaby di Richard Austin Freeman, tratto dalla raccolta "Puzzle Lock” del 1925.

Copertina di "Ai Gatti Piace il Delitto"
Una menzione speciale, inoltre, la merita"Il Tempo dell'Odio" (No Man's Nightingale) di Ruth Rendell, ultima tra le regine del giallo all'inglese, il quale verrà pubblicato ad Agosto nella serie Regolare del Giallo Mondadori.

Per quanto riguarda le collane da libreria, invece, la scelta si fa più ampia. Innanzitutto, c'è l'onnipresente (e sempre sia lodata) Polillo Editore con i suoi Bassotti, che ha in programma di pubblicare una serie di titoli niente male:
- "Il Capanno sulla Spiaggia" di Milward Kennedy: il titolo italiano non mi dice nulla, ma spero sia Death to the Rescue, il romanzo che scrisse per sfidare Berkeley e che procurò al suo autore una denuncia e un processo per diffamazione.
- "Il Rompicapo" di tale Thayer: ho sondato a fondo vari siti, e su GADetection, la wikipedia del giallo classico, c'è un'autrice americana con questo nome; che sia lei? Apparentemente sì, visto che ha pubblicato un certo QED, che sarebbe un delitto impossibile sulla neve. Molto interessante.
Copertina di "Morte nella Neve"
di J. Jefferson Farjeon
- "Il Mistero della Candela Ritorta" di Edgar Wallace, già pubblicato in passato da Mondadori.
- "Il Crimine del Secolo" di Anthony Abbot, già pubblicato in passato da Mondadori.
- "Uno Dopo L'Altro" di tale MacDonell: a quanto pare, lui è stato la metà "fantasma" di "Il Mistero del Diario" di Kennedy. Sembra abbia scritto solo sette gialli, in mezzo ad altri tipi di narrativa, e questo mi ricorda un po' "La Morte Cammina per Eastrepps" di Francis Beeding (con un serial killer, insomma).

In secondo luogo, c'è Edizioni Lindau, che ho scoperto grazie al blog di Pietro de Palma (il quale, fino a qualche anno fa, ogni tanto faceva dei post simili a questo). Negli ultimi tempi questo editore non ha prodotto grandi titoli nella collana Crimini e Misteri, ma vi voglio segnalare comunque i meritevoli tra quelli già disponibili:
- "Natale con Delitto" di Mavis Doriel Hay: un giallo di Natale tra i più classici;
- "Morte in Costa Azzurra" di John Bude, che leggerò quest'estate perché in tema col clima;
- "Morte di un Aviatore" e "Omicidio in Fleet Street" di Christopher St. John Sprigg, ingiustamente uno degli autori della Golden Age meno conosciuti e celebrati;

Copertina del nuovo "Un Cadavere
al Campo Due" di Glyn Carr
- "Morte nella Neve" di J. Jefferson Farjeon (già pubblicato da Polillo come "Sotto la Neve"), che è uno dei gialli sulla neve che preferisco in assoluto, pur non trattandosi di una tipica detective novel.

Poi ci sono Shake Edizioni e Mulatero Editore. La collana legata al primo marchio, Noir Sselavy, sfortunatamente è stata chiusa tempo fa; però i cinque volumi che ha dato alle stampe prima di allora si possono ancora trovare e sono molto interessanti: tutti sono stati selezionati da esperti e presentano omicidi impossibili e spettacolari, per cui non c'è pericolo che restiate delusi. Si tratta di:
- "Omicidio nella Quarta Dimensione" e il suo seguito, "Il Caso Marceau", di Harry S. Keeler.
- "Le Orme di Satana" di Norman Berrow.
- "La Morte nel Buio" di Georges Antheil, pubblicato sotto lo pseudonimo di Stacey Bishop.
- "La Faccia Tagliata" di Cameron McCabe (quest'ultimo pubblicato anche da Polillo come "La Ragazza Tagliata nel Montaggio").

Mulatero Editore, invece, è un marchio dedicato alla montagna e alle escursioni. Che cosa avrà mai a che fare con il giallo classico? Ebbene, pare che un tempo, in Inghilterra, sia stata pubblicata una serie di crime stories ambientate in alta quota, con un investigatore dilettante che era pure alpinista, ad opera di un certo Glyn Carr. Mulatero sta coraggiosamente provvedendo a tradurla in italiano; e poiché Martin Edwards, in occasione della ripubblicazione di alcuni di questi titoli all'estero, aveva espresso pareri molto positivi a riguardo, da parte mia intendo provarla al più presto. Ecco i titoli finora pubblicati nella collana Brividi:

Copertina di "Il Mistero della Vetreria" di
Margaret Armstrong
- "Assassinio sul Cervino".

Infine, c'è Edizioni Le Assassine, che ho scoperto per caso mentre cercavo la traduzione di un libro di Annie Haynes. Si tratta di un editore milanese, che pubblica solamente opere di scrittrici di sesso femminile in due collane: Oltreconfine, dedicata ad autrici contemporanee ed estere, e Vintage, che si occupa invece della riscoperta di autrici del passato. Le uscite sono molto centellinate, ma l'attesa ripaga le aspettative; soprattutto se si considerano i titoli che arriveranno in futuro. Dopo "Luna di Miele da Incubo" di Marie Belloc Lowndes, "Il Tagliacarte Veneziano" di Carolyn Wells, "Chi ha Ucciso Charmian Karslake?" della Haynes e "All'Una e Trenta" di Isabel Ostrander, infatti, sono in programma:
- "Il Mistero della Vetreria" di Margaret Armstrong, che è stato riscoperto (insieme agli altri libri dell'autrice) da Curtis Evans quasi dieci anni fa, e che finalmente appare anche in Italia;
- "Il Divorzio non si Addice a Enid Balfame" di Gertrude Atherton;

Copertina di "Quella Casa nella Brughiera"
ripubblicato da Mondadori il mese scorso
- "Un Cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers; ovvero colei che, se non fosse morta giovanissima, a detta di molti sarebbe divenuta sotto ogni aspetto l'erede di Dorothy L. Sayers all'interno del Detection Club.

Come potete vedere, insomma, non mancano certo nuovi titoli (anche se questo è un periodo insolitamente affollato di uscite; qualche anno fa resisteva solo il Giallo Mondadori da edicola, per intenderci). Se a questi, poi, aggiungiamo alcuni stand-alones, come qualche titolo della collana "Giallo Mondadori" da libreria (vi segnalo soprattutto "Quella Casa nella Brughiera" di Ngaio Marsh) e la serie dell'Ispettore Gamache di Louise Penny, in corso di pubblicazione da parte di Giunti, ci possiamo considerare ampiamente soddisfatti. Voi cosa ne pensate? E soprattutto, avete qualcosa fa aggiungere alla lista?

Link ai titoli consigliati su Libraccio:
"Il capanno sulla spiaggia" di Milward Kennedy;
"Il rompicapo" di Lee Thayer;
"Il mistero della candela ritorta" di Edgar Wallace;
"Il crimine del secolo" di Anthony Abbot;
"Uno dopo l'altro" di A.G. MacDonell;
"Natale con Delitto" di Mavis Doriel Hay;
"Morte di un aviatore" di Christopher St. John Sprigg;
"Morte in Costa Azzurra" di John Bude;
"Morte nella neve" di J. Jefferson Farjeon;
"Omicidio in Fleet Street" di Christopher St. John Sprigg;
"Omicidio nella quarta dimensione" di Harry S. Keeler;
"La morte nel buio" di Georges Antheil;
"Le orme di Satana" di Norman Berrow;
"Il caso Marceau" di Harry S. Keeler;
"La faccia tagliata" di Cameron McCabe;
"Morte dietro la cresta" di Glyn Carr;
"Assassinio sul Cervino" di Glyn Carr;
"Un cadavere al campo due" di Glyn Carr;
"Luna di miele da incubo" di Marie Belloc Lowndes;
"Il tagliacarte veneziano" di Carolyn Wells;
"Chi ha ucciso Charmian Karslake?" di Annie Haynes;
"Il mistero della vetreria" di Margaret Armstrong;
"Quella casa nella brughiera" di Ngaio Marsh;
"Case di vetro" di Louise Penny;
"L'inganno della luce" di Louise Penny;
"La via di casa" di Louise Penny.

Link ai titoli consigliati su IBS:
"Il capanno sulla spiaggia" di Milward Kennedy;
"Il rompicapo" di Lee Thayer;
"Il mistero della candela ritorta" di Edgar Wallace;
"Il crimine del secolo" di Anthony Abbot;
"Uno dopo l'altro" di A.G. MacDonell;
"Natale con delitto" di Mavis Doriel Hay;
"Morte di un aviatore" di Christopher St. John Sprigg;
"Morte in Costa Azzurra" di John Bude;
"Morte nella neve" di J. Jefferson Farjeon;
"Omicidio in Fleet Street" di Christopher St. John Sprigg;
"Omicidio nella quarta dimensione" di Harry S. Keeler;
"Le orme di Satana" di Norman Berrow;
"La morte nel buio" di Georges Antheil;
"Il caso Marceau" di Harry S. Keeler;
"La faccia tagliata" di Cameron McCabe;
"Morte dietro la cresta" di Glyn Carr;
"Assassinio sul Cervino" di Glyn Carr;
"Un cadavere al campo due" di Glyn Carr;
"Luna di miele da incubo" di Marie Belloc Lowndes;
"Il tagliacarte veneziano" di Carolyn Wells;
"Chi ha ucciso Charmian Karslake?" di Annie Haynes;
"Il mistero della vetreria" di Margaret Armstrong;
"Quella casa nella brughiera" di Ngaio Marsh;
"Case di vetro" di Louise Penny;
"L'inganno della luce" di Louise Penny;
"La via di casa" di Louise Penny.

Link ai titoli consigliati su Amazon:
"Il capanno sulla spiaggia" di Milward Kennedy;
"Il rompicapo" di Lee Thayer;
"Il mistero della candela ritorta" di Edgar Wallace;
"Il crimine del secolo" di Anthony Abbot;
"Uno dopo l'altro" di A.G. MacDonell;
"Natale con Delitto" di Mavis Doriel Hay;
"Morte di un Aviatore" di Christopher St. John Sprigg;
"Morte in Costa Azzurra" di John Bude;
"Morte nella Neve" di J. Jefferson Farjeon;
"Omicidio in Fleet Street" di Christopher St. John Sprigg;
"Omicidio nella quarta dimensione" di Harry S. Keeler;
"Le orme di Satana" di Norman Berrow;
"La morte nel buio" di Georges Antheil;
"Il caso Marceau" di Harry S. Keeler;
"La faccia tagliata" di Cameron McCabe;
"Morte dietro la cresta" di Glyn Carr;
"Assassinio sul Cervino" di Glyn Carr;
"Un cadavere al campo due" di Glyn Carr;
"Luna di miele da incubo" di Marie Belloc Lowndes;
"Il tagliacarte veneziano" di Carolyn Wells;
"Chi ha ucciso Charmian Karslake?" di Annie Haynes;
"Il mistero della vetreria" di Margaret Armstrong;
"Quella casa nella brughiera" di Ngaio Marsh;
"Case di vetro" di Louise Penny;
"L'inganno della luce" di Louise Penny;
"La via di casa" di Louise Penny.