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venerdì 4 giugno 2021

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Giugno 2021)

Cari amici e lettori dell'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario, eccoci qua per un nuovo appuntamento coi consigli letterari nel segno del giallo tradizionale. Senza che ce ne siamo resi conto (almeno per me è stato così) siamo giunti fino a giugno, alle porte dell'estate e di una stagione che si spera ci porti un po' di sollievo dai disagi della pandemia. La strada per uscire da questa sgradevole situazione è ancora lunga da percorrere, ma l'apertura delle vaccinazioni per tutta la popolazione mi pare un segnale molto buono verso un graduale ritorno alla normalità. Nel frattempo,come sempre, io sono pronto a darvi qualche consiglio su cosa leggere per ingannare il tempo e intrattenervi; soprattutto in vista delle auspicabili settimane di relax e mare o montagna che ci attendono nei prossimi mesi. Pertanto, diamo inizio alla lista!

Copertina dell'edizione pubblicata da
Le Assassine
Come prima lettura in lingua italiana, vi consiglio caldamente di prendere in considerazione il romanzo nuovo di zecca che Le Assassine hanno dato alle stampe: "Un Cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers. Si tratta di una storia straordinaria, scritta da colei la quale veniva considerata come l'erede diretta nientemeno che di Dorothy L. Sayers, dal momento che aveva fatto proprio l'utilizzo di citazioni e di uno stile narrativo complesso come marchi di fabbrica. Sfortunatamente Bowers riuscì a produrre soltanto cinque storie del mistero prima di morire in giovane età, come accadde a Christopher St. John Sprigg, a causa della tubercolosi che contrasse alcuni anni dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; come unica consolazione, ebbe il privilegio di essere nominata membro del Detection Club. "Un Cappio per Archibald Mitfold" narra una vicenda che si svolge nel 1939, proprio poco dopo la dichiarazione del conflitto mondiale. Il giovane Archibald Mitfold del titolo incontra due vecchi compagni di scuola e rivela loro come sia stato vittima di una serie di tentativi di ucciderlo, ai quali è scampato quasi per miracolo. Ormai è convinto che il pericolo sia passato, per cui non dà importanza ai calorosi consigli degli altri di riguardarsi e prestare attenzione; pertanto, non stupisce venire a sapere come più tardi, proprio in quello stesso giorno, Archy venga trovato morto nella casa della zia. Come si sia verificato il decesso è chiaro fin da subito, ma sull'identità del colpevole e sul movente di questo gesto criminale incombe una cappa di dubbio e sospetto. Fin da subito la soluzione si presenta complessa da trovare; così il caso viene affidato al competente ispettore Pardoe il quale si getta a scavare nella vita della giovane vittima e di chi lo ha circondato nel corso degli anni. Il fatto è che, più va a fondo della faccenda, più emergono nuovi elementi a complicare l'indagine: la cameriera, innanzitutto, testimonia di aver sentito Mitfold fare commenti criptici; ma pure la scomparsa del diario di quest'ultimo, la sua passione per lo strano disegno di un uccello e il calco di gesso che accompagnava con il simbolo di un martello; un incontro avvenuto presso un'organizzazione che simpatizza con i nazisti e la conseguente scomparsa di un milionario, contribuiscono a ingarbugliare la matassa. Qual è la verità sulla faccenda? Tra false piste e capitoli segnati con frasi prese dal "Macbeth" di Shakespeare (come il titolo originale), starà a Pardoe trovare gli elementi necessari per mettere in arresto un assassino che forse non ha ancora terminato di seminare morte e sventura. "Un Cappio per Archibald Mitfold" si preannuncia essere un romanzi del mistero grandioso, insomma.

Copertina dell'edizione pubblicata
nei Classici del Giallo Mondadori
Passando invece alle pubblicazioni da edicola, questo mese voglio segnalare l'uscita di un giallo inedito nei Classici del Giallo Mondadori. Da qualche tempo l'editore ha ricominciato ad investire su traduzioni ex novo di titoli appartenenti alla tradizione della Golden Age, tra Ethel Lina White e Anthony Berkeley. Ecco, proprio all'opera di quest'ultimo appartiene la storia pubblicata a giugno. Si tratta di "Il Problema del Signor Priestley", tra i primi esempi di mystery solcati da una vena ironica. Immaginate la premessa: una persona normalissima, innocente e assolutamente priva di scopi criminali, ammazza per sbaglio qualcuno... e non esistono prove che possano incriminarla. Come dovrebbe comportarsi? Dovrebbe consegnare se stessa alla polizia e rischiare di finire in galera per un errore compiuto in un momento di distrazione, oppure fare finta di nulla e mettere a tacere la propria coscienza? Questo è l'oggetto di un'esperimento psicologico che alcuni compagni di bevute, appassionati di criminologia, decidono di testare sfruttando l'ingenuo e pacifico signor Matthew Priestley. Hanno in mente di elaborare una complicata messinscena, che prevede la partecipazione di una ragazza affascinante che dovrebbe scambiarlo per un altro e coinvolgerlo in un furto nella casa di uno dei complici. Tuttavia, quando il proprietario si affaccia, i proiettili a salve e il finto stramazzo al suolo della "vittima" convincono Priestley di essere davvero colpevole. Da qui poi inizia un'avventura incredibile che vede il poveretto coinvolto in ogni serie di peripezie; e l'ingresso sulla scena di un poliziotto finirà per causare conseguenze inimmaginabili... Dalla fervida immaginazione di Anthony Berkeley, una storia divertente e appassionante.

Copertina dell'edizione pubblicata
dalla British Library Crime Classics
Per le letture in lingua inglese, invece, questo mese abbiamo una raccolta di racconti per i tipi della British Library Crime Classics dal titolo "Guilty Creatures". Si tratta della periodica pubblicazione curata dal critico Martin Edwards, il quale ha radunato una serie di brevi storie accomunate (in questo caso) dal tema del mondo animale declinato secondo differenti sensi. Fin dagli albori del genere giallo, infatti, bestie di ogni tipo hanno avuto ruoli più o meno importanti all'interno di romanzi e racconti del mistero: basti pensare a titoli quali "Panico" di Helen McCloy, con un cane cieco che involontariamente fornisce indizi per la soluzione del mistero, oppure "Il Pappagallo Bianco" di Mignon G. Eberhart e la serie più leggera prodotta da Lilian Jackson Braun con protagonisti due gatti investigatori. Pertanto, che siano autrici di crimini, testimoni chiave oppure spalle per le forze della legge alla pari del docile e buon dottor Watson, queste creature sono le protagoniste delle quattordici trame racchiuse in "Guilty Creatures" e concentrate su gatti, cani e insetti insieme ad animali più esotici come gorilla, parrocchetti e serpenti velenosi. Spaziando da Arthur Conan Doyle fino a F. Tennyson Jesse, da Christianna Brand a Penelope Wallace, Edwards ha curato questa antologia fin nei minimi particolari, dando vita a una raccolta singolare e originale, nonché piena zeppa di misteri da risolvere.

Copertina dell'edizione pubblicata
da Penzler Publishing
Infine, per restare sempre nel mondo animale, per coincidenza pure Penzler Publishing ha pubblicato un romanzo giallo su questo genere. Infatti, in questo mese ci viene presentato "The Cat Saw Murder" di Dolores Hitchens. Protagoniste della storia sono l'investigatrice privata Rachel Murdock e sua sorella Jennifer, convocate d'urgenza da parte della loro nipote preferita Lilly in California. Prima di mettersi in viaggio, tuttavia, le due sistemano la loro preziosa gatta Samantha per portarla da Lilly: Samantha, infatti, non è una gatta qualunque, ma addirittura un'ereditiera benedetta da un ricco parente con una fortuna pecuniaria pressoché inestinguibile. Per questo motivo l'animale deve essere trattato con tutte le cure e preservato. Tuttavia, non appena giunte in California, Samantha subisce un attentato e rischia di restare uccisa. Sotto shock, Rachel e Jennifer non fanno in tempo a riprendersi dallo spavento che un nuovo incidente si verifica... ma stavolta a rimetterci la pelle è Lilly. All'arrivo della polizia, gli indizi iniziano ad andare a posto: la cugina aveva contratto pesanti debiti di gioco ed era solita barare a bridge, pertanto sembrerebbe che la colpevole dell'attentato a Samantha alla fine sia rimasta vittima del proprio piano diabolico per impossessarsi del denaro ereditato dalla bestia. Tutto risolto, quindi? Affatto, dal momento che presto compare un altro cadavere, semisepolto in una spiaggia vicina. Appare quindi chiaro che questa storia di follia omicida non sia legata soltanto ai problemi finanziari di Lilly, ma si articoli seguendo una pista più contorta e difficile da sondare. Per fortuna, niente è impossibile per Rachel Murdock e la gatta Samantha, le quali surclasseranno le forze dell'ordine nello scoprire le sottigliezze di un caso davvero strabiliante.

Anche per questo mese i consigli di lettura in giallo sono terminati. Come al solito, se dovessi venire a sapere di qualche titolo che mi sia sfuggito, lo aggiungerò in coda qui sotto con un avviso. Nel frattempo, vi auguro un buon inizio d'estate con tante letture e una graduale ripresa della routine quotidiana. A presto!

Link ai titoli consigliati su IBS:
"Un cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers.

Link ai titoli consigliati su Libraccio:
"Un cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers.

Link ai titoli consigliati su Amazon:
"Un cappio per Archibald Mitfold" di Dorothy Bowers;
"Il problema del signor Priestley" di Anthony Berkeley (solo ebook);
"Guilty creatures" curato da Martin Edwards;
"The cat saw murder" di Dolores Hitchens.

venerdì 7 maggio 2021

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Maggio 2021)

Cari amici e lettori dell'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario, bentornati (oppure benvenuti, se è la vostra prima volta su Three-a-Penny). In questo complesso 2021 non sembra affatto, ma i mesi si accavallano senza tregua e siamo già giunti a maggio, con l'approssimarsi all'estate e, forse, a una stagione più mite che ci permetta di svagarci di più. Infatti, già dalla fine di aprile le restrizioni dovute alla pandemia sono state allentate e abbiamo avuto la fortuna di poter uscire di casa con meno timore, nonostante gli indici di contagio restino sempre a livello di allerta e non si debba abbassare la guardia. In ogni caso, speriamo sia l'inizio di un periodo di relativa calma per i nostri nervi affaticati, che ci permetta di tirare il fiato in attesa della fine di questa situazione sgradevole che stiamo vivendo ormai da tanto tempo. E intanto, mentre osserviamo come evolverà la situazione in Italia e all'estero, ancora una volta vi presento le uscite librarie mensili nel segno del giallo, così che possiate svagarvi un po' e magari scoprire qualche autore che prima non conoscevate ed appassionarvi. In questo appuntamento in particolare ci sono alcuni titoli molto interessanti, che potrete accaparrarvi magari in vista di una capatina in spiaggia: infatti, cosa c'è di meglio che leggere un giallo sotto l'ombrellone? Per cui, andiamo a vedere cosa vi propongo.

Copertina di "Complotto all'Ambasciata"
pubblicato dal Giallo Mondadori
Per primi, diamo un'occhiata ai consueti volumetti da edicola del Giallo Mondadori. Nella Serie Regolare, troviamo nientemeno che un inedito di una grandissima autrice della Golden Age della classica crime story, la quale conta al proprio attivo numerosi capolavori del genere: Ngaio Marsh, con "Complotto all'Ambasciata". Devo fare una precisazione, tuttavia, parlando di questo romanzo: badate che esso è stato scritto nel 1974, ben lontano dall'epoca d'oro dei mystery giocati su un perfetto fair play e ambientati in un mondo tanto imperfetto quanto ricco di suggestioni sociali. Pertanto, da parte mia non mi aspetterò chissà quale giallo tradizionale, quanto un libro del mistero contaminato dalla spy-story (che in quegli anni, complice l'ascesa di Le Carré ai vertici delle classifiche internazionali) e da un racconto incentrato su temi che furoreggiavano nella metà degli anni Settanta. E infatti, a guardare la trama, sembrerebbe proprio una storia del genere. Abbiamo un presidente africano, Bartholomew Opala, in visita a Londra per questioni diplomatiche tra l'Inghilterra e il suo paese natio, il Ng'ombwana. Poiché egli è stato compagno di scuola del sovrintendente di Scotland Yard Roderick Alleyn, a quest'ultimo viene  affidato il compito di proteggerlo mentre si trova sul suolo inglese... Peccato che si tratti di un compito abbastanza gravoso e impegnativo, poiché Opala conta un lunga lista di nemici giurati i quali sarebbero più che felici di toglierlo di mezzo, e lui stesso sia un individuo allergico a misure di sicurezza troppo invasive. Come fare per tenerlo al sicuro?, si domanda Alleyn. Magari prendere qualche precauzione in più potrebbe essere un'idea. Però ben presto accade una disgrazia: nonostante tutto, nel corso di un ricevimento all'ambasciata di Ng'ombwana un uomo viene trafitto da una lancia cerimoniale e rimane ucciso. Opala è illeso, ma fino a quando durerà la situazione? Perché Alleyn è convinto che un pericolo insidioso si nasconda nell'ombra e stia tramando un nuovo piano diabolico... Come vedete, "Complotto all'ambasciata" presenta maggiormente le caratteristiche di un giallo recente, con temi sociali e un enigma che si interseca al clima opprimente dei tumultuosi anni Settanta. Detto ciò, tuttavia, sono sicuro che esso sia scritto con il magistrale stile di Marsh e che non sia una lettura da ignorare; per cui, vi consiglio di procurarvene una copia prima di restare senza.

Copertina di "Uno Studio in Nero"
pubblicato dal Giallo Mondadori
Nei Classici del Giallo, invece, torna ancora un volta l'inossidabile Ellery Queen con un titolo che occupa un posto di rilievo all'interno della sua opera: "Uno Studio in Nero". Queste parole vi ricordano forse qualcosa? Ebbene, se così fosse, sappiate che il vostro intuito non vi ha tradito: si tratta di un palese riferimento all'opera di esordio come giallista di quell'Arthur Conan Doyle che, nel 1887, diede vita all'investigatore dilettante più celebre della Storia: Sherlock Holmes. All'inizio della storia, Ellery si trova nel suo appartamento e, tanto per cambiare, si annoia: in vista non ci sono casi interessanti da risolvere, non ha voglia di uscire per le strade e i negozi di New York ma l'immobilità lo infastidisce. Così, quando si presenta alla sua porta un amico che gli consegna un pacco dicendo che, al suo interno, si trova nientemeno che un taccuino originale del dottor John Watson (spalla del segugio di Baker Street), Queen si getta subito alla scoperta del contenuto del libretto. Vergate sulle pagine, spiccano le parole che raccontano di un caso segreto condotto da Holmes... nientemeno che sulle tracce del celeberrimo Jack lo Squartatore. Già questo di per sé sarebbe un motivo davvero degno per immergersi nello studio dell'indagine di Sherlock; se poi l'investigatore ha insinuato che l'assassino sia stato in origine una donna, le rivelazioni diventano decisamente scottanti. Ma la faccenda è davvero da intendersi in questi termini? E lo scritto è originale oppure si tratta di un falso ben architettato? Starà ad Ellery scoprire la verità calandosi in un mistero che lo trasporterà in piena epoca vittoriana, a caccia del serial killer più diabolico, squilibrato e assetato di sangue della Storia. Uno dei primi "apocrifi" sherlockiani (ovvero una storia dove viene fatto rivivere per mano di un autore un personaggio di terzi), "Uno Studio in Nero" narra un caso emozionante e ben architettato, il quale non mancherà di lasciarvi a bocca aperta e a trasmettere più di un brivido di terrore.

Copertina di "L'Assassino Bussa alla Porta"
pubblicato da Polillo Editore
Passiamo ora a Polillo Editore presso Rusconi, il quale ha dato alle stampe altri volumi che si erano man mano accumulati in scaletta a causa della pandemia. E lo ha fatto proponendo agli appassionati di genere "L'Assassino Bussa alla Porta" di Harriet Rutland e "I Morti non Vedono" di Max Afford. Per quanto riguarda il primo, la sua autrice non è una novità per i lettori di Three-a-Penny: se ben ricordate, infatti, diverso tempo fa avevo recensito per voi il suo "L'Inquilino del Piano di Sopra", un romanzo giallo psicologico davvero tenebroso, ambientato nel triste periodo della Seconda Guerra Mondiale in cui l'Inghilterra è stata come isolata dal resto del mondo a combattere Hitler, con la popolazione costretta a ogni sorta di sacrificio e con i nervi a pezzi in attesa del prossimo bombardamento. Ebbene, il consenso che deve aver trovato quel libro (compreso quello del sottoscritto) pare abbia spinto l'editore ad investire ancora su Rutland, e il risultato è stata la pubblicazione di "L'Assassino Bussa alla Porta". Di cosa tratta? La storia è ambientata a Prestleignton Hydro, uno stabilimento idroterapico molto simile a quello della cittadina in cui viveva la stessa scrittrice (si narra abbia cambiato solo il nome per non incorrere in problemi con i clienti e il personale della struttura), il quale ospita anziani e malati che tra una cura e l'altra assaporano il piacere di sparlare di scandali più o meno piccanti riguardanti i più giovani nei dintorni. Un pettegolezzo di qui, un pettegolezzo di lì; cosa può mai andare storto? Ebbene, in breve le voci diventano tanto pressanti per qualcuno da spingere all'omicidio... Anzi, all'omicidio plurimo, dato che tutti i giovanotti e le signorine iniziano a venire eliminati in modo alquanto sistematico e indiscriminato. Ma è davvero così casuale la scelta dell'assassino? Secondo i vegliardi, la mano dietro a questi crimini efferati può essere fermata se si impegnano a scoprire a chi essa appartenga. Così iniziano ad indagare con discrezione. Però spetterà all'enigmatico Mr. Winkley dare loro una mano per risolvere il mistero. Mystery satirico e impregnato di black humor, "L'Assassino Bussa alla Porta" diverte e intrattiene grazie alla maestria di Rutland nel tratteggiare le situazioni più disparate. Forse non sarà incisivo come l'altro suo romanzo, ma io sono curioso di leggerlo per bene.

Copertina di "I Morti non Vedono"
pubblicato da Polillo Editore
In secondo luogo, Polillo ha pubblicato "I Morti non Vedono" di Max Afford. Ancora una volta, dopo Ngaio Marsh, questo mese troviamo un autore proveniente dall'emisfero australe all'interno dell'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario: infatti, Afford era originario dell'Australia e laggiù visse un'esistenza piena di impegni, che lo portò ad essere giornalista, ovviamente scrittore e scrittore di pezzi per la radio. Proprio a questo campo si ispirò per scrivere il romanzo che è stato tradotto in italiano. La trama è divisa in due parti: nella prima, l'ispettore Read e l'investigatore Jeffery Blackburn fanno visita a uno studio radiofonico londinese che sta per essere inaugurato. All'improvviso, tuttavia, mentre stanno assistendo a una commedia una delle giovani signorine addette alle postazioni vocali muore misteriosamente all'interno di uno stanzino oscuro e chiuso a chiave. Durante la registrazione non può essere entrato nessuno, quindi chi è il colpevole? Deve essere qualcuno dell'entourage della radio, poiché solo quelle persone sapevano come muoversi dentro l'edificio senza dare nell'occhio. Da questo punto parte la seconda parte del libro, dove troviamo l'indagine della polizia e di Blackburn per trovare ed arrestare il colpevole, tra droga, messaggi segreti, veleni e storie d'amore con alti e bassi. E altri due delitti efferati. Dalle recensioni che ho letto in rete, sembra proprio che questo sia un classico giallo degli anni '30: abbiamo alcuni decessi sospetti e inesplicabili, un investigatore che affianca la polizia nel trovare la soluzione del mistero, una serie ci colpi di scena che spiazzano il lettore... Eppure, nei conti fatti, sembra che la spiegazione finale non sia del tutto degna dell'enigma che l'ha preceduta. Da parte mia, voglio proprio leggere questo romanzo per capire se le cose stanno così oppure si tratti di una lettura più che meritevole della nostra attenzione. Vi consiglio di fare lo stesso.

Copertina di "Sherlock Holmes e il
Segreto del Monte Bianco" pubblicato
da Mulatero Editore
Infine, per le letture in lingua italiana, vi segnalo un paio di titoli in arrivo per i tipi di Mulatero Editore. Essi, dopo aver portato in Italia parte dell'opera di Glyn Carr e il suo Abercrombie Lewker (e stiano continuando a proporre nuovi titoli), hanno aggiunto alcuni gialli esterni a quest'ultima saga che possiamo classificare come apocrifi dedicati a Sherlock Holmes, simili a "Uno Studio in Nero" poco sopra menzionato, ma ambientati in montagna. In "Sherlock Holmes e il Segreto del Monte Bianco", di Pierre Charmoz e Jean-Louis Lejonc, troviamo l'investigatore di Baker Street in trasferta a Chamonix, presso un invecchiato Edward Whymper, il quale nutre per l'altro un affetto quasi da zio acquisito. Il motivo per cui ha desiderato avere al proprio fianco il segugio non è però legato agli affetti: egli desidera che quello lo aiuti a trovare un documento che possa segnare la nascita dell'alpinismo. Si tratta del manoscritto di Jacques Paccard, nel quale egli ha raccontato la propria versione della storia ascesa al Monte Bianco nel 1786. Riuscirà Holmes a rinvenire quello che stuoli di studiosi hanno cercato per tanti anni ma non sono mai stati capaci di recuperare? Dovrà stare molto in guardia, visto che una strana donna dagli occhi verdi e alcuni agenti prussiani lo stanno tenendo d'occhio... In "Sherlock Holmes e il Tesoro delle Dolomiti" di Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio, invece, l'investigatore si trova a Londra in piena estate, quando assieme al dottor Watson viene coinvolto nello strano caso del furto degli zaini di due alpinisti. Un fatto tanto banale non potrà generare grandi ripercussioni, vero? E invece la pista da seguire per recuperare il maltolto porterà la coppia Holmes-Watson fino a fatti accaduti in India, tra il British Museum e indipendentisti oppositori dell'Impero asburgico, fino alle Alpi italiane. Sarà in Trentino, dopo mille peripezie, che i due riusciranno a scoprire qualche indizio utile per la soluzione; ma la verità p ancora lontana... Non si tratta di gialli puri come per i romanzi di Glyn Carr finora tradotti, ma sono pur sempre libri che posso andare bene per un pubblico meno esigente dell'appassionato lettore esperto, per cui ve li ho comunque presentati.

Copertina di "Death in the Grand Manor"
pubblicato da Dean Street Press
Passiamo ora alle opere in lingua inglese. Innanzitutto, bisogna sottolineare come Dean Street Press abbia dato alle stampe una nuova serie di mysteries all'interno della sua produzione. Questa volta è toccato ad Anne Morice, una scrittrice che finora non avevo mai sentito nominare. Nata nel Kent nel 1916 col nome di Felicity Shaw, Morice lavorò per un certo tempo nell'ufficio della GPO Film Unit, una casa di produzione celebre al tempo. Lì incontrò il documentarista Alexander Shaw, che sposò e le diede tre figli. Nel corso degli anni la famiglia si spostò in lungo e in largo, mentre Morice intraprendeva la carriera di scrittrice; la quale, tuttavia, in un primo momento non diede i frutti sperati. Infatti, nonostante avesse scritto due romanzi ben accolti negli anni '50, Felicity non dovette essere soddisfatta e decise di fermare la produzione per circa vent'anni, quando tornò sulla scena con un serie di romanzi gialli di successo su una ragazza di nome Tessa Crichton, la quale investiga sulla falsariga della neozelandese Miss Phryne Fisher di Kerry Greenwood. I suoi sono romanzi gialli molto leggeri, dove contano molto le descrizioni della buona società del tempo, i rapporti tra i personaggi, lo stile sbarazzino e una vena misteriosa che si mescola spesso ad altri temi che si discostano un po' dal delitto. Finora Dean Street Press ha dato alle stampe: 
  • "Death in the Grand Manor"
  • "Murder in Married Life"
  • "Death of a Gay Dog"
  • "Murder on French Leave"
  • "Death and the Dutiful Daughter"
  • "Death of a Heavenly Twin"
  • "Killing with Kindness"
  • "Nursery Tea and Poison"
  • "Death of a Wedding Guest"
  • "Murder in Mimicry"
Se cercate qualche lettura un po' più leggera, sono sicuro che questa serie possa fare al caso vostro.

Copertina di "The Chianti Flask"
pubblicato dalla British Library Crime
Classics
Passiamo poi al consueto volume della British Library Crime Classics, curata da Martin Edwards e fonte continua di titoli interessantissimi. Per questo mese di maggio ci viene presentato "The Chianti Flask" di Marie Belloc Lowndes, autrice conosciuta in Italia soprattutto per "Il Pensionante", storia fittizia ispirata alla vicenda di Jack Lo Squartatore, e per "Luna di Miele da Incubo" pubblicato da Le Assassine. In questo caso, l'indagine ruota attorno alla figura di Laura Dousland, una giovane donna che è stata accusata di aver avvelenato l'anziano marito Fordish. Nell'aula del tribunale dove si svolge il processo inizia il racconto, mentre lei si difende dalle accuse e il servo italiano della coppia, Angelo Terugi, a sua volta sospettato del delitto, sostiene dall'alto del podio dell'interrogato la sua colpevolezza. Tutto quanto è focalizzato su una fiaschetta di Chianti che quasi certamente ha contenuto il vino avvelenato che ha ammazzato Fordish; ma il punto è: chi glielo ha somministrato? E che fine ha fatto questo oggetto tanto accusatorio e definitivo? Nessuno finora è riuscito a rintracciarlo. La giuria si trova costretta ad emettere un giudizio influenzato da questa grave mancanza, ma non crediate che i colpi di scena siano finiti qui. Questo è soltanto l'inizio del romanzo di Belloc Lowndes, nel quale vengono affrontati molti temi importanti come lo studio psicologico degli effetti deleteri dell'omicidio, con le conseguenze sulla persona accusata e su coloro i quali le sono vicini, nel bene e nel male. Forse Laura è davvero colpevole... Soltanto alla fine, nelle ultime pagine, si scoprirà la verità sul delitto di Fordish Dousland. Per scoprire qual è, dovete procurarvi una copia di "The Chianti Flask".

Copertina di "The Wall" pubblicato
da Penzler Publishing
Per ultimo, torniamo in America e diamo un'occhiata a "The Wall" di Mary Roberts Rinehart, dato alle stampe da Penzler Publishing. Tradotto in italiano come "I Muri Parlano", è uno dei romanzi gialli dell'autrice senza personaggio fisso, dove ella ha ancora una volta esplorato il lato "da brivido" del racconto del mistero, sottolineando la suspense in favore dell'enigma puro. Come di consueto, l'ambientazione e scenario in cui vengono calati i fatti è una villa aristocratica, Sunset House, abitata da Marcia Lloyd e suo fratello Arthur fin dall'infanzia, poiché in essa hanno trascorso ogni estate della loro vita esplorando i grandiosi saloni e i terreni che scivolavano fino alla riva del mare. Ogni cosa sembra circondata da una sorta di aura idilliaca: niente di male può accadere a Sunset House, dove il vecchio nonno ha risieduto per lunghi anni in un clima pacifico e tranquillo. Eppure, all'improvviso, l'ex moglie di Arthur, Juliette, si presenta alla porta illuminata dai raggi del tramonto per avanzare delle pretese e chiedere un contributo economico al giovanotto, il quale non è in grado di soddisfare le sue esigenze (oppure non ha intenzione di farlo). Da lì in poi iniziano i guai: allontanatasi, Juliette scompare nel nulla per qualche tempo... finché il suo cadavere non viene rinvenuto. La polizia, convocata sul posto, si trova davanti a una casa silenziosa e oscura, che sembra serbare terribili segreti al suo interno e non intende permettere che degli estranei la violino: cosa mai si celerà nelle ombre che dagli angoli delle camere si allungano col calare delle tenebre? Però Marcia, dal canto suo, intende fare il possibile per dissipare il mistero e si allea con lo sceriffo locale, Russell Shand, per trovare l'assassino della cognata prima che le cose possano peggiorare. In una lotta contro il tempo, infatti, sanno benissimo che qualcosa di diabolico si annida nei paraggi; qualcosa che deve essere fermato ad ogni costo. Carico di tensione, di mistero e di suggestioni, "The Wall" si preannuncia una lettura carica di emozione che farà correre più di un brivido lungo la schiena dei lettori.

Bene, anche per questo mese ho concluso la mia carrellata di consigli per voi lettori di Three-a-Penny. Se ci saranno ulteriori aggiornamenti importanti da fare, li inserirò qui sotto. Nel frattempo, vi auguro buone letture nel segno del giallo. A presto!

Link ai titoli consigliati su IBS
"L'assassino bussa alla porta" di Harriet Rutland;
"I morti non vedono" di Max Afford;
"Sherlock Holmes e il Segreto del Monte Bianco" di Pierre Charmoz e Jean-Louis Lejonc;
"Sherlock Holmes e il Tesoro delle Dolomiti" di Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio.

Link ai titoli consigliati su Libraccio
"L'assassino bussa alla porta" di Harriet Rutland;
"I morti non vedono" di Max Afford;
"Sherlock Holmes e il Segreto del Monte Bianco" di Pierre Charmoz e Jean-Louis Lejonc;
"Sherlock Holmes e il Tesoro delle Dolomiti" di Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio.

Link ai titoli consigliati su Amazon
"Complotto all'ambasciata" di Ngaio Marsh (solo ebook);
"Uno studio in nero" di Ellery Queen (solo ebook);
"L'assassino bussa alla porta" di Harriet Rutland;
"I morti non vedono" di Max Afford;
"Sherlock Holmes e il Segreto del Monte Bianco" di Pierre Charmoz e Jean-Louis Lejonc;
"Sherlock Holmes e il Tesoro delle Dolomiti" di Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio;
"Death in the Grand Manor" di Anne Morice;
"Murder in Married Life" di Anne Morice;
"Death of a Gay Dog" di Anne Morice;
"Murder on French Leave" di Anne Morice;
"Death and the Dutiful Daughter" di Anne Morice;
"Death of a Heavenly Twin" di Anne Morice;
"Killing with Kindness" di Anne Morice;
"Nursery Tea and Poison" di Anne Morice;
"Death of a Wedding Guest" di Anne Morice;
"Murder in Mimicry" di Anne Morice;
"The Chianti flask" di Marie Belloc Lowndes;
"The Wall" di Mary Roberts Rinehart.

venerdì 2 aprile 2021

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Aprile 2021)

Cari amici lettori, bentornati all'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario. Siamo giunti ad aprile e anche questo mese, come di consueto, vi presenterò le ultime uscite in libreria ed edicola in fatto di classica crime story, in lingua italiana ed inglese. Prima, però, lasciate che vi ricordi i miei profili social a cui vi potete iscrivere per non perdere nessuna recensione oppure post generico di Three-a-Penny. Sono alla continua ricerca di persone alle quali possa interessare ciò che scrivo, per far conoscere il più possibile quanto il romanzo giallo sia un genere letterario di tutto rispetto e secondo a nessuno, per cui vi invito a seguirmi sia sulla pagina Twitter (a questo link) sia su quella Instagram (a questo link) e a spargere la voce e condividere un po' dappertutto quello che faccio qua. Ve ne sarò grato. Ora, bando alle ciance e vediamo cosa ci aspetta in questo quarto mese del 2021.

Copertina dell'edizione pubblicata dalla
Polillo Editore
Per quanto riguarda le letture in lingua italiana, per primo vi voglio segnalare un romanzo che è uscito l'ultima settimana di marzo per i tipi di Polillo Editore/Rusconi: "Il Mistero della Piuma Bianca" di Roger Scarlett. Si tratta della seconda opera di questo autore che viene pubblicata nella collana dei Bassotti, dopo "Gli Omicidi di Beacon Hill" che evidentemente ha riscosso un certo successo, se l'editore ha deciso di tornare a puntare su Scarlett. Questo nome, in realtà, nasconde una coppia sul genere del sodalizio Dannay/Lee per Ellery Queen, composta da Dorothy Blair ed Evelyn Page, le quali firmarono cinque romanzi di genere tra il 1930 e il 1933. "Il Mistero della Piuma Bianca" è il secondo in ordine cronologico: narra dell'inspiegabile omicidio del nevrotico signor Arthur Prendergast, inquilino nella pensione della signora Quincy nel quartiere di Back Bay a Boston. Questo giovanotto, proprio il giorno prima del suo delitto, aveva annunciato di essere stato derubato e di aver trovato la propria stanza deturpata nientemeno che con finto sangue fatto solare dal soffitto. Chi mai poteva avercela con lui, tanto da arrivare a giocargli scherzi come questo e addirittura ucciderlo? Ben presto, dopo aver seguito una pista che pare portare a nulla, la polizia inizia a pensare che l'assassino si possa nascondere tra gli abitanti del palazzo; però come fare per scovarlo? L'ispettore Kane della polizia della città, affiancato dal consueto Watson costituito dall'avvocato Underwood e dal sergente Moran, prende in mano il caso e inizia a interrogare tutti gli inquilini della pensione, scoprendo che molti segreti si nascondono dietro le quattro mura degli appartamenti... Sul solco del successo della saga di Ellery Queen e di Philo Vance, Scarlett ha dato vita a un romanzo giallo con tutte le caratteristiche della crime story americana dei primi del Novecento, nel quale personaggi e trama risultano più sviluppati rispetto all'esordio che già abbiamo potuto leggere.

Copertina dell'edizione pubblicata nei
Classici del Giallo Mondadori
In secondo luogo, passiamo alle edicole e all'unica uscita di rilievo per questo mese di aprile nel Giallo Mondadori. Più precisamente, sottopongo alla vostra attenzione "Troppi Suicidi" di Reginald Hill, nei Classici del Giallo. Si tratta di un romanzo del mistero molto particolare, di un autore che negli ultimi anni della sua vita ha fatto di tutto per sperimentare sul genere, arrivando persino a provare una scrittura virtuosistica e piena di giochi di parole che sembra voler sfidare ogni traduzione. La domanda a cui bisogna rispondere, fin dall'inizio della lettura, è una sola: l'accusato di un omicidio può star cercando di salvare la vittima del delitto? Infatti, nella scena del delitto vengono sì trovati marito e moglie, lui con una pistola fumante in mano e lei stesa a terra priva di vita; però, se non si trattasse di assassinio ma di suicidio? Lui potrebbe aver tentato di dissuaderla dal compiere il gesto estremo, senza riuscirci del tutto. Il sovrintendente Andrew Dalziel, incaricato di eseguire i rilevamenti e gli accertamenti del caso, si trova davanti a questa situazione, ubriaco fradicio e con l'aggiunta di un amante che sostiene la versione del presunto assassino; ovvero, che lei si sia sparata da sola un colpo davanti ai loro occhi in seguito a un peggioramento della depressione di cui soffriva. Tutto risolto, quindi? Affatto, dal momento che a Londra iniziano a palesarsi fin troppo aspiranti suicidi; come testimoniano le lettere anonime che un'altra donna invia a Scotland Yard, nelle quali minaccia di togliersi la vita in modo spettacolare. L'ispettore Pascoe, affiancato da Dalziel, inizia quindi una difficile indagine durante la quale i due dovranno fronteggiare le più torbide passioni dell'animo umano e molti pericoli. Finalista per il premio Edgar nel 1991 e vincitore del Gold Dagger nell'anno precedente, questo romanzo giallo si preannuncia una vera bomba da non lasciarsi scappare.

Copertina dell'edizione pubblicata dalla
British Library Crime Classics
Passiamo ora alle letture in lingua inglese. Come sempre, iniziamo con il consueto volume pubblicato dalla British Library Crime Classics, curata dal critico Martin Edwards. Stavolta è il turno di "Due to a Death" di Mary Kelly, un'autrice che già in precedenza è stata presentata nella collana ma che deve ancora fare la sua prima apparizione in traduzione italiana. Evidentemente, i suoi romanzi devono essere piaciuti (io mi sono procurato "The Christmas Egg", che ha tutta l'aria di essere molto intrigante) e l'editore ha deciso di continuare a puntare su di lei e la sua opera; chissà che non possa arrivare pure in Italia, se qualcuno si dicesse disponibile ad avvalorare un'edizione nella nostra lingua. Detto ciò, "Due to a Death" narra di un incubo ad occhi aperti: un'auto viaggia veloce su di una strada immersa in chilometri e chilometri di paludi e pianure, con a bordo una giovane donna di nome Agnes. Le sue mani strette sul volante sono insanguinate, la sua mente intorpidita dalla paura e dal terrore per qualcosa che non riusciamo a comprendere fino in fondo, il suo mondo definitivamente capovolto. Da cosa sta scappando Agnes? In tutta la regione si sta diffondendo la notizia di una ragazza trovata morta in una palude: forse lei c'entra con questa faccenda? Il romanzo segue la ragazza mentre con il pensiero ritorna agli ultimi giorni trascorsi, nel tentativo di ritrovare legami tra suo marito, i suoi amici, uno sconosciuto misterioso che è appena arrivato in un villaggio e un sanguinoso omicidio che in esso si è verificato. Finché... "Due to a Death" è, come avrete capito, un capolavoro della suspense complesso e coinvolgente, che immerge il lettore in una storia nera e piena di insidie. Nominato per il Gold Dagger 1964, mette in mostra la versatilità di Kelly e la sua abilità nel caratterizzare i personaggi e le interazioni tra loro. Straordinario.

Copertina dell'edizione pubblicata da
Penzler Publishing
Passiamo poi a Penzler Publishing, in America, il quale ripubblicherà un titolo che stavolta possiamo gustare anche noi in Italia. Si tratta infatti di "The Odor of Violets" di Baynard Kendrick, tradotto come "Profumo di Violette" nei Bassotti Polillo diversi anni or sono. Come accade spesso e volentieri, pure in questo caso l'elemento prettamente "americano" nella trama si fa sentire, con una certa dose di violenza nonostante la storia contenga alcuni elementi che richiamano al giallo classico. L'atipico protagonista della vicenda è Duncan Maclain, un capitano dell'esercito divenuto cieco in seguito a un brutto incidente durante la prima guerra mondiale. Maclain si è riciclato come investigatore privato, compensando la mancanza della vista con l'allenamento costante degli altri sensi che possiede e sviluppando una particolare abilità nel percepire ciò che lo circonda, non solo dal punto di vista materiale attraverso il tatto, ma pure da quello psicologico, ottenendo una padronanza di quegli indizi invisibili che spesso non vengono colti da chi possiede un paio di occhi funzionanti. Aiutato da due cani e dall'esperienza nell'esercito nel raccogliere informazioni, il capitano stavolta si occupa di un caso verificatosi a New York, nel 1940. La seconda guerra mondiale è appena scoppiata e c'è fermento riguardo il pericolo di spie infiltrate nel Paese; e quando un attore viene ammazzato nel suo appartamento, il delitto sembrerebbe passare in secondo piano rispetto alle priorità del governo USA. Tuttavia, questo individuo possedeva alcuni piani segreti che provocherebbero disastri incalcolabili, se cadessero nelle mani sbagliate; per cui Maclain viene incaricato di scoprire che fine essi abbiano fatto. La conseguente scoperta della scomparsa di una giovane donna, uscita proprio dalla casa dell'attore, sembrerebbe indicare un possibile collegamento tra l'omicidio e la sparizione dei carteggi; ma è davvero così? Non sarà che sia invece coinvolto il governo tedesco e un complotto spionistico di caratra internazionale? In un mondo in cui traditori e patrioti sono indistinguibili, il capitano dovrà destreggiarsi tra pericoli di ogni sorta per scoprire quello che gli altri non vedono, rischiando la sua stessa vita. Ristampato in lingua originale dopo più di mezzo secolo e base per il film "Eyes in the Night" del 1942, "The Odor of Violets" è forse il romanzo più noto della serie con protagonista Duncan Maclain; un classico ibrido tra narrativa del mistero americana, tradizionale e di spionaggio.

Copertina dell'edizione pubblicata da
Moonstone Press
Infine, l'ultimo consiglio che voglio darvi è sul titolo più recente pubblicato da Moonstone Press: "House with Crooked Walls" di Bruce Graeme. Se ben ricordate e avete letto i più recenti post dell'Approvvigionatore Letterario, questo autore non sarà una novità per voi: infatti, la casa editrice ha presentato un altro paio di suoi titoli nei mesi scorsi, e a quanto pare sono piaciuti. Stavolta il libraio e investigatore dilettante Theodore Terhune viene chiamato ad indagare su una tipica storia di casa infestata: la dimora padronale del Kent, di proprietà del dottor Vincente Salvaterra, sembra infatti avere in questo senso una storia travagliata alle spalle. Giunto in Inghilterra da Panama, Salvaterra vuole capire come mai l'edificio viene evitato dalla gente del posto ed è stato abbandonato per quasi un secolo, nonostante goda di una vista spettacolare. Terhune, da bravo topo di biblioteca, si immerge nello studio e trova un mistero irrisolto ed inquietante, legato alla casa, che risale a molto tempo prima. Niente che possa toccare l'attuale famiglia residente, penserete. E invece poco dopo una tragedia colpisce i Salvaterra. Esiste un legame tra passato e presente? Starà a Terhune scoprirlo e capire se dietro alla faccenda esista un complotto ordito da una mente perversa... Oppure se forze oscure stiano agendo da dimensioni ultraterrene. Ancora una volta, Moonstone Press presenta un titolo avvincente che intriga il lettore e incuriosisce. Mi auguro che qualche editore italiano decida di investire nella traduzione di quest'opera, visto quanto sembra affascinante.

Bene, anche per questo mese credo sia tutto. Come sempre, se dovessi venire a sapere di qualche aggiunta dell'ultimo minuto da fare, lo segnalerò e inserirò gli aggiornamenti qui sotto; altrimenti, se dovesse uscire qualche titolo verso la fine di aprile, rimanderò il tutto nell'appuntamento di maggio dell'Approvvigionatore Letterario. Nel frattempo, vi auguro un buon inizio di primavera (magari senza allergie) e tante letture che possano appassionarvi e piacervi. Alla prossima!

Link ai titoli consigliati su IBS:
"Il mistero della piuma bianca" di Roger Scarlett.

Link ai titoli consigliati su Libraccio:
"Il mistero della piuma bianca" di Roger Scarlett.

Link ai titoli consigliati su Amazon:
"Il mistero della piuma bianca" di Roger Scarlett;
"Troppi suicidi" di Reginald Hill;
"Due to a death" di Mary Kelly;
"The odor of violets" di Baynard Kendrick;
"House with crooked walls" di Bruce Graeme.

venerdì 5 marzo 2021

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Marzo 2021)

Cari amici dell'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario, bentornati su Three-a-Penny. Sembra quasi incredibile che siamo già arrivati al mese di marzo, quando appena l'altro giorno abbiamo festeggiato Capodanno e l'Epifania. Eppure, ormai le stagioni più fredde stanno allontanandosi per lasciare spazio alla primavera e alla rinascita di ognuno di noi (o almeno così si spera); cosa che per quanto mi riguarda non viene salutata con tanta gioia soltanto per il semplice fatto che preferisco le temperature poco elevate. Detto questo, spero che voi siate contenti di questo inizio 2021 e che le cose inizino ad ingranare per il verso giusto: dopo l'ultimo anno durissimo per tutti quanti, ci meriteremmo un periodo di relativa tranquillità e serenità. Da parte mia, come di consueto, voglio alleggerire gli animi e distrarvi con i miei consigli letterari del mese, declinati al genere della classica crime story. Rispetto alla scorsa volta, in questo post non sono molto numerose le segnalazioni che vi farò; in compenso, tuttavia, inserirò alcuni titoli che mi erano sfuggiti nella compilazione dell'Approvvigionatore di febbraio e recupererò qui. Un ultimo avviso: non dimenticate di seguire gli aggiornamenti del blog su Twitter e Instagram a questi link. Bene, con questo ho terminato con quello che ci tenevo a ricordare e possiamo passare ai consigli veri e propri.

Copertina di "Il Seme dell'Odio"
pubblicato nei Classici del Giallo
Mondadori
Per le pubblicazioni italiane, partiamo ancora una volta con il Giallo Mondadori da edicola. Innanzitutto, vi segnalo il consueto volume dei Classici che ripropone nuovamente un romanzo apparso nella Serie Regolare agli albori della collana. Infatti, proprio come è successo il mese scorso con "Il Volto Macchiato" di R.A.J. Walling, troviamo "Il Seme dell'Odio" di Virginia Perdue, Palmina pubblicata in traduzione nella nostra lingua nel novembre 1946. Perdue è un'autrice di origine americana, per cui capirete che questo suo libro non è quello che si potrebbe definire un classico romanzo del mistero tratteggiato sulla tradizione britannica, ma piuttosto appartenente al filone del thrilling al quale si applicarono Regine del Brivido come Mary Roberts Rinehart e Mignon G. Eberhart. Amica dello scrittore Robert Heinlein, ella si dedicò al genere giallo in pochissime occasioni, concentrando la propria produzione nel corso degli anni Quaranta del secolo scorso. A questo periodo, quindi, appartiene pure "Il Seme dell'Odio", la cui storia si concentra sulla tormentata relazione tra i novelli sposi Edith e Axel. Sposatisi in tutta fretta in seguito al classico colpo di fulmine, i due si stanno godendo una tranquilla luna di miele sulla West Coast, finché non accade uno strano incidente e nubi minacciose iniziano ad addensarsi all'orizzonte. In breve, Axel rischia di rimetterci la pelle quando un masso quasi lo travolge, mentre entrambi stanno camminando sulla spiaggia sotto a un promontorio. Spaventata, Edith teme che qualcuno stia tentando di eliminare la sua dolce metà, nonostante lui tenda a minimizzare l'accaduto, e pian piano si rende conto di non conoscere affatto Axel: non solo il suo passato è oscuro e costellato di misfatti medici, ma pure la famiglia da cui proviene sembra piena di parenti vendicativi. Forse Edith ha commesso uno sbaglio imperdonabile quando ha pronunciato il fatidico "sì" sull'altare? Per scoprirlo, non vi resta altro che procurarvi questo giallo psicologico e leggerlo da cima a fondo. Da segnalare, in appendice, il consueto appuntamento mensile con "La storia del Premio Tedeschi", curato da Vincenzo Vizzini e arrivato a trattare i vincitori tra gli anni 1986-1988.

Copertina di "In Viaggio con la Morte"
pubblicato negli Speciali del Giallo
Mondadori
In secondo luogo, torna il trimestrale Speciale del Giallo. Il tema di questo volume, intitolato "In Viaggio con la Morte", è proprio quello del delitto che avviene durante una gita oppure durante lo spostamento da un luogo a un altro. Siccome ancora non ci è permesso di compiere grandi vagabondaggi non solo in giro per il globo terrestre, ma neppure all'esterno delle nostre Regioni, trovo che la scelta del curatore Mauro Boncompagni sia stata più che azzeccata. Avremo quindi la possibilità di evadere dalla tediosa quotidianità per recarci in viaggio almeno con la mente, accompagnati da delitti efferati. Il primo romanzo presentato è "Il Corriere Scomparso" di Edward Phillips Oppenheim, nel quale un uomo si ritrova a sfidare una tempesta ed altre avversità per recapitare un messaggio di importanza vitale. A bordo del treno che dovrebbe portarlo a destinazione, questo individuo stringe a sé la valigetta col suo prezioso contenuto... quando il convoglio deraglia all'improvviso. Come fare per riparare al guaio? Ebbene, un giovane e celebre golfista che viaggia con lui si offre di portarlo con sé fino alla villa di un parente aristocratico, da dove poter chiedere aiuto. Il corriere è inquieto: deve consegnare il messaggio al più presto, ma teme che qualcuno possa intercettarlo. Alla fine decide di fidarsi... ma lo aspettano numerose sorprese. La seconda storia, invece, è intitolata "La Luce Gialla" ed è stata scritta da Todd Downing, uno specialista nel delitto in treno: infatti, di questo autore è celebre "L'Incredibile Viaggio", in cui alcuni efferati omicidi vengono compiuti sul convoglio che fa al spola tra Laredo e Città del Messico. E anche in questo caso lo sfondo della vicenda è lo stato del Messico. L'agente del dipartimento del Tesoro americano Hugh Rennert ha ricevuto l'incarico di recarsi presso un'hacienda per agevolare una transizione affaristica, ma al suo arrivo si ritrova coinvolto in omicidi e strane sparizioni. E quando si scopre che una delle vittime, poco prima di morire, ha visto una luce gialla, la faccenda si fa ancora più oscura... Chiude il terzetto un racconto inedito del Canonico e membro del Detection Club Victor L. Whitechurch, "Il Treno dei Misteri". Il giovane erede di un milionario scompare in maniera inspiegabile da un treno in corsa, mentre viaggia sotto la custodia di un suo docente: dove può essere finito? L'insegnante si rivolge all'investigatore salutista Thorpe Hazell per chiedergli disperato aiuto, e sarà compito di quest'ultimo scoprire la verità sulla scomparsa del ragazzo. Tra deragliamenti, pluriomicidi e sparizioni, questo Speciale accontenterà tutti i gusti in fatto di delitti fittizi.

Copertina di "Il Talismano dei
Dangerfiled" pubblicato da
Cento Autori
Per concludere la carrellata dei romanzi gialli in lingua italiana di oggi, mi hanno fatto una segnalazione nei commenti dello scorso appuntamento che vorrei portare alla vostra attenzione. Ringraziando ancora l'anonimo amico, vi annuncio che dal mese passato è tornato disponibile nientemeno che l'esordio narrativo in campo crime del giallista scozzese J.J. Connington, "Il Talismano dei Dangerfield", per una piccola casa editrice che da adesso in poi terrò d'occhio con grande attenzione. Si tratta di Cento Autori, editore campano di Villaricca che si occupa di svariati generi letterari e da qualche tempo, nella collana Mystery Giallo, ha iniziato a mandare in stampa titoli come "La Saggezza di Padre Brown" di G.K. Chesterton e "La Spia Misteriosa" di E. Phillips Oppenheim. Stavolta, tuttavia, esso si è superato andando a ripescare una storia che è stata tradotta in italiano da Mondadori agli albori del Giallo da edicola, e da allora su supporto cartaceo non si era più vista! La trama ruota attorno a un gruppo di amici, riunitisi un vacanza presso un castello della costa inglese che sembra legato alla scomparsa di un preziosissimo bracciale, il quale nasconde leggende e fantomatici segreti di famiglia. Cosa ancora più curiosa, legata al gioiello, è che esso trova sempre il modo di tornare indietro, al suo posto, come se fosse calamitato dalle mura in pietra della sua dimora; e per questo esso viene lasciato incustodito all'interno di una teca in una stanza sempre aperta. Una premessa ben strana, non trovate? Eppure, mentre il gruppo di amici si diverte e svaga, ancora una volta il bracciale viene trafugato e il colpevole del crimine deve per forza essere incluso nel numero degli ospiti. Di chi si tratterà? Sarà compito dell'ingegnere Westenhanger e di una delle partecipanti alla gita, Renata, risolvere il problema spinoso. Come avrete capito, non si tratta di un capolavoro (dopotutto, Connington stava ancora affinando la propria tecnica e creando il personaggio di Sir Clinton Driffield); però vi consiglio comunque di procurarvi questo romanzo del mistero, non solo per la sua rarità, ma anche perché ha tutta l'aria di essere una lettura distensiva e appassionante.

Copertina di "Two-Way Murder"
pubblicato dalla British Library
Crime Classics
Passiamo ora ai consigli in lingua inglese. Per prima cosa, vi voglio segnalare l'uscita del consueto mystery per la British Library Crime Classics. In questo caso specifico, tuttavia, sottolineo ai vostri occhi questa occasione per il fatto che viene presentato ai lettori nientemeno che un INEDITO! Avete capito bene: il titolo proposto a marzo da Martin Edwards e dall'editore non è mai stato pubblicato prima, pur appartenendo all'epoca d'oro del giallo tradizionale. Si tratta di "Two-Way Murder" di E.C.R. Lorac, autrice già apparsa in precedenza nella collana e che vede un proprio libro tradotto pure in italiano, "Tutti Colpevoli", apparso nei Classici del Giallo Mondadori. La pubblicazione del libro, come ha scritto lo stesso Edwards, è il culmine di un lungo viaggio iniziato più di dieci anni fa, quando lui si è imbattuto in questo manoscritto assolutamente ignorato da tutti per mezzo dell'offerta fattagli da James M. Pickard. Esso poneva una sfida non da poco: portare alla luce una storia che meritava di essere conosciuta, e farlo nel modo consono. Pertanto, Edwards si è preso il tempo necessario per preparare il terreno, tra attese e desideri tenuti a freno con pazienza, fino al momento in cui è stata creata la collana Crime Classics alla quale è stato messo al timone. A quel punto il critico ha sollecitato la British Library di dare una possibilità a "Two-Way Murder", e adesso il volume vedrà finalmente la luce. Un finale degno di una storia che ha tutte le premesse per appassionare il lettore. Essa parte illustrando il viaggio di due scapoli, Nicholas e Ian, i quali si stanno dirigendo a un ballo presso la sala da concerto di Fordings. La notte è nebbiosa e buia, ma i giovanotti sono allegri e certi che trascorreranno qualche ora in compagnia di una bella ragazza a divertirsi. A destinazione li attendono l'affascinante Dilys Maine e la storia di una strana scomparsa, quella di Rosemary Reeve, la quale è sparita proprio alla vigilia della cerimonia dell'anno precedente, senza lasciare traccia. Non si è più saputo nulla sul suo conto, e in molti si domandano cosa possa esserle capitato. Si tratta di una faccenda intrigante, che non smette di stuzzicare Nicholas e Dilys nemmeno mentre stanno rincasando in auto. Poi all'improvviso i due colpiscono uno sconosciuto, dando il via a una nuova indagine che riecheggia per certi versi quella passata e riporta in primo piano la sorte di Rosemary. Cosa è accaduto, quella notte di un anno prima, e come mai l'interesse si è riacceso sul caso? Per saperlo, ovviamente, dovete leggere "Two-Way Murder", un giallo dai tratti distintivi del mystery della Golden Age che vanta il senso caratteristico e dettagliato dell'autrice per l'ambientazione e il lavoro della polizia.

Copertina di "Ride the Pink Horse"
pubblicato da Penzler Publishing
In secondo luogo, torniamo in America per i tipi di Penzler Publishing che si apprestano a riproporre in libreria un classico del giallo americano: "Ride the Pink Horse" di Dorothy Hughes. Autrice celeberrima nel campo del mystery dall'altra parte dell'Atlantico, conosciuta per la sua feroce critica alla società del tempo e per il quadro spietato che fece della spietata vita metropolitana della prima metà del Novecento, Hughes torna qui con una sua nuova opera, dopo la pubblicazione di "Dread Journey". Stavolta, la trama del romanzo ruota attorno alla vita di Sailor, confidente, faccendiere e killer senza pietà del politicante senza scrupoli chiamato Senatore. Stanco della vita pericolosa e sempre sul ciglio del baratro che finora ha condotto, l'uomo ha deciso di voltare le spalle al passato e di allontanarsi da Chicago una volta per tutte. Non ne può più del suo mondo violento, vuole ritirarsi in Messico e condurre una vita tranquilla. Però il silenzio ha un prezzo ed è giunto il momento di pagarlo; quindi Sailor si reca dal Senatore per chiedergli una spintarella per continuare a fargli tenere la bocca chiusa. Se solo la aprisse, la scalata al potere del politico si arresterebbe per sempre... Pertanto, i due decidono di incontrarsi in una piccola città al confine col Messico, cogliendo l'occasione di alcuni giorni di festa per mescolarsi alla gente e non essere riconosciuti. Peccato solo che i tre Dias della Fiesta rischino di trasformarsi in una letale serie di "giorni dei morti"... Affilato, tagliente come un rasoio, crudo e violento, "Ride the Pink Horse" è stato tradotto nel solito Giallo Mondadori col titolo "La Giostra della Morte" e mette in scena una declinazione particolarmente spietata del giallo del Novecento. Qui non ci sono smancerie e gentilezze, ma soltanto la desolazione, l'avidità e la pazzia che caratterizzano l'animo umano. Consigliato per i lettori che cercano qualche emozione in più, rispetto al solito giallo distensivo.

Copertina di "Seven Clues in
Search of a Crime" pubblicato da
Moonstone Press
Ultimo consiglio per questo mese, la pubblicazione di "Seven Clues in Search of a Crime" di Bruce Graeme per i tipi di Moonstone Press. Ancora una volta, si tratta di un giallo uscito il mese scorso che mi era sfuggito. In ogni caso, ho prontamente recuperato in questa sede e penso potrà interessarvi, dal momento che narra una storia divertente come era già accaduto per l'altro libro dell'autore che questo editore aveva dato alle stampe qualche tempo fa. In sintesi, esso narra di un furto sventato da Theodore Terhune, il libraio del villaggio di Bray-in-the-Marsh, nel Kent, ai danni della segretaria e dama di compagnia di Lady Kylstone, Helena Armstrong. Un ladro ignoto stava cercando di rubare la chiave della camera sepolcrale della famiglia Kylstone, la quale verrà presto aperta al pubblico per celebrare l'anniversario della battaglia di Agincourt; ma per fortuna Terhune è stato pronto di riflessi e tutto è andato bene. Poco tempo dopo, tuttavia, la chiave viene rubata sul serio e il libraio non può non pensare che ci debba per forza essere qualcosa di imbarazzante oppure prezioso dentro il mausoleo della famiglia Kylstone, come dimostra la tenacia del furfante nella riuscita del suo piano. Soltanto, perché affrettarsi e affannarsi quando la camera verrà riaperta di lì a poco? Terhune decide di andare a fondo della faccenda e inizia a incontrare strani individui, i quali gli forniranno numerosi indizi e lo condurranno lungo una strada intricata e piena di insidie, fino a scoprire una verità incredibile, che lega il passato di due famiglie. "Seven Clues in Search of a Crime" è un classico del mystery che viene qui ripubblicato per la prima volta dal 1941; le apparenze fanno pensare che sia proprio una lettura intrigante, per cui vi invito a non lasciarvelo scappare.

Bene, con questo concludo anche stavolta la lista dei miei consigli in giallo. Se qualcosa vi ha stuzzicato o addirittura convinto, non vi resta altro che procurarvi ciò che vi interessa sfruttando i link qui sotto. Io vi do appuntamento al prossimo mese per altri suggerimenti di lettura, e a tra sette giorni per la consueta recensione settimanale. Alla prossima, e buona lettura!

Link ai titoli consigliati su IBS
"Il talismano dei Dangerfiled" di J.J. Connington.

Link ai titoli consigliati su Libraccio
"Il talismano dei Dangerfiled" di J.J. Connington.

Link ai titoli consigliati su Amazon
"Il seme dell'odio" di Virginia Perdue;
"Il talismano dei Dangerfiled" di J.J. Connington;
"Two-way murder" di E.C.R. Lorac;
"Ride the pink horse" di Dorothy Hughes;

venerdì 5 febbraio 2021

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Febbraio 2021)

Cari amici dell'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario, bentornati da queste parti. Spero che il vostro inizio dell'anno sia stato migliore del mio, dal momento che il mio umore non è dei più alti. Spero con grande forza che questo mio piccolo blog possa permettermi di rendermi sempre più indipendente e che mi dia tante soddisfazioni, visto che spesso sugli altri fronti le cose non sempre vanno come io desidererei. Ma bando alle ciance, non ho certo voglia di annoiarvi con ciò che mi affligge personalmente; siete qui per un altro motivo: essere consigliati sulle nuove uscite di genere giallo nelle edicole e nelle librerie, italiane e internazionali. Prima di fare ciò, tuttavia, lasciatemi annunciare che Three-a-Penny, proprio per permettermi di farmi conoscere il più largamente possibile, è sbarcato con qualche mese di anticipo pure su Instagram (questo il link alla pagina, alla quale vi invito ad iscrivervi per restare sempre aggiornati sulle novità del blog). Entro l'estate spererei di riuscire ad avere un buon numero di nuovi lettori interessati per Three-a-Penny; per cui, se vorrete spargere la voce e condividere un po' dappertutto quello che faccio qua, ve ne sarò molto grato. Come avrete capito, ho intenzioni più che serie ma, se non avrò fortuna, sarò costretto a concentrare le mie energie su altri fronti e a ridurre le pubblicazioni di post. Bene, concludo questo momento di autopromozione augurandovi buona lettura e inizio con i consigli del mese di Febbraio.

Per prima cosa, vi segnalo l'uscita di ben tre nuovi Bassotti, messi in vendita da Polillo/Rusconi. Si tratta di quei titoli che da lungo tempo la casa editrice si sta portando dietro, un po' a causa della pandemia che ha rallentato i normali tempi di pubblicazione, un po' per la triste scomparsa di Marco Polillo alla fine del 2019. Più precisamente, abbiamo "Il Crimine del Secolo" di Anthony Abbot, "Delitti al College" di Clifford Orr e "Delitto in una Camera Chiusa" di Michael Crombie. Vediamoli uno per uno.

Copertina di "Il Crimine del Secolo"
pubblicato da Polillo
"Il Crimine del Secolo" è la seconda opera di Anthony Abbot, scrittore di mystery statunitense il cui vero nome era Charles Fulton Oursler, che Polillo pubblica nella sua collana. Già presentata ai lettori italiani nella versione dei Classici del Giallo Mondadori sotto il titolo "L'Amante del Reverendo", essa narra del tragico ritrovamento di due cadaveri su di una barca che scende l'East River, il fiume di New York, in un afosa giornata di inizio estate. Di per sé, già questo basterebbe per turbare gli animi delle persone che si sono ritrovate invischiate in questo fattaccio; ma le cose sono ancora più complicate di quanto sembri a prima vista. La donna, infatti, è stata uccisa con un colpo di pistola al cuore e addirittura quasi decapitata, mentre l'uomo dall'aspetto mite, con un foro di pallottola sulla fronte, indossa nientemeno che gli abiti talari. Pertanto, non ci vuole poi molto a capire come egli non sia un individuo qualunque, ma il parroco di una chiesa episcopale. Che scandalo, che un sacerdote devoto alla Chiesa si sia macchiato di un crimine orrendo come quello! Perché, come appare chiaro agli inquirenti, le apparenze farebbero pensare a un caso di omicidio-suicidio, compiuto proprio dall'uomo. Tuttavia, la fretta è cattiva consigliera e la polizia vuole andarci piano. Innanzitutto, cosa ci faceva mai un parroco in compagnia di quella che si rivelerà essere una ballerina di fila? La risposta a questa domanda è molto importante; non solo perché potrebbe sollevare un polverone ancora più grosso sulla reputazione dell'uomo, ma anche per il fatto che nella barca (nuova di zecca, tra l'altro) è stato ritrovato un foglio di carta appallottolato: ovvero, una lettera d'amore inviata da un "lui" a una "lei". Sembra proprio che sia parte della corrispondenza che i due cadaveri si sarebbero scambiati... Oltre al foglio, per la sorpresa della polizia, sulla barca si trova pure un gatto con le zampe sporche di sangue; forse ha assistito al delitto? Può darsi, ma allora dove è il sangue su cui si sarebbe macchiato i piedi? Quello sulla scena del crimine è solo sui corpi. Toccherà a Thatcher Colt, capo della polizia investigativa della città, trovare la risposta a tutte queste domande. Come il resto della produzione di Abbot, anche questo romanzo si inserisce nella serie di romanzi gialli nati sul solco dell'esempio dato da S.S. Van Dine, pur concentrandosi più sul police procedural e su uno spiccato senso per la violenza (basta vedere come sono stati mutilati i cadaveri). Un ottimo mix tra giallo classico e hard-boiled.

Copertina di "Delitti al College"
pubblicato da Polillo
Il secondo romanzo pubblicato da Polillo, "Delitti al College", ci fa restare ancora in America. Infatti, la storia è ambientata al Dartmouth, uno di quei prestigiosi college che punteggiano una vasta parte del territorio degli USA, dove un diabolico assassino ha deciso di turbare il quieto vivere degli studenti e dei professori. Il clima di serena operosità viene spezzato in un grigio mattino di pioggia, quando il giovane Kenneth Harris viene svegliato alle sei del mattino da uno strano rumore alla finestra. Infastidito, si alza e si avvicina al vetro per scoprire cosa stia provocando quel fastidioso ticchettio, misto alle gocce che cadono dal cielo... e scopre con sconcerto il cadavere del proprio compagno di stanza, Byron Coates, appeso per il collo a una corda fissata all'esterno della finestra. L'orrenda immagine lo lascia senza parole: il pigiama di Coates è fradicio e il rumore proviene dai piedi nudi dello sventurato giovanotto ormai al di sopra delle tribolazioni umane. Dopo aver avvertito la polizia, Kenneth si fa da parte e osserva l'operato degli agenti, i quali sembrano propendere per l'ipotesi abbastanza chiara di un suicidio, dovuto allo stress scolastico e ad altre preoccupazioni che affliggevano la vittima. Eppure, ben presto, si affaccia una nuova teoria alla mente degli inquirenti: omicidio. Le indagini, quindi, riprendono con forza e gli eventi si susseguono, mente Harris si mantiene ai margini del cerchi di sospettati... finché non si aggiungono altre due misteriose morti all'elenco dei tragici eventi accaduti a Dartmouth. A quel punto, un Kenneth sempre più perplesso ma determinato a scoprire la verità si ritrova ad interrogare le persone che gli stanno intorno, in questo clima di macabro incubo. Addirittura suo padre, legale e autore di romanzi del mistero giunto sul posto per contribuire alla cattura dell'assassino, figura tra i probabili sospettati. Come andrà a finire? Per saperlo, vi basterà leggere questo romanzo che fu l'esordio nel genere per Clifford Orr, autore di testi da musical e di canzoni (una delle quali portata al successo da Doris Day), giornalista e romanziere divenuto celebre per lo straordinario "La Casa sulla Scogliera", tratteggiato sulla falsariga dell'opera di John Dickson Carr.

Copertina di "Delitto in una Camera
Chiusa" pubblicato da Polillo
Infine, ultimo titolo in pubblicazione da parte di Polillo: "Delitto in una Camera Chiusa" dello scozzese James Ronald, che qui si firma come Michael Crombie. Dopo essere tornato in Inghilterra in seguito a un periodo trascorso all'estero, Alan Napier intende riprendere in mano i legami che si è lasciato alle spalle e tornare a rivedere gli amici persi di vista, tra i quali figura un suo vecchio compagno di scuola, tale Eric Winter. Mentre osserva la costa avvicinarsi dal ponte della nave, Napier pregusta già tutto quello che ha intenzione di fare di lì a poco; eppure, il destino ha altro in mente. I suoi piani, infatti, vengono stravolti quando, una volta attraccata l'imbarcazione, Alan riceve una lettera da parte di Patricia Winter, la sorella del suo amico, la quale gli annuncia con costernazione il decesso improvviso del fratello. Ma non è tutto qui: la ragazza nutre dei sospetti precisi sulla causa della morte di Winter e accusa di omicidio lo zio Godfrey, nonostante non abbia alcuna prova a suffragio della sua convinzione. Dapprima Napier non riesce a crederci; è tutto troppo fantastico! Tuttavia, piano piano, inizia a scoprire alcuni elementi di sospetto sul conto dell'uomo: Godfrey, infatti, è certo un brillante avvocato, ma pure un forte scommettitore sui cavalli che conosceva bene a chi sarebbe andato il denaro di Eric alla sua morte: proprio a lui. Peccato solo che il decesso sia stato certificato da un medico insospettabile come naturale. In ogni caso, ben presto si verificano altre due morti, delle quali una all'interno di una camera ermeticamente chiusa per mezzo di un paio di forbici. Difficile si sia trattato di un suicidio; ma allora, come è stato compiuto il crimine? Seguite questa storia ideata da Crombie, inglese trapiantato in America e autore di opere di vario genere, per scoprire come sono andate le cose.

Copertina di "Linea Retta"
pubblicato nel Giallo Mondadori
Per quanto riguarda il Giallo Mondadori da edicola, invece, questo mese di febbraio offre un titolo a testa in entrambe le collane dell'editore. Per la Serie Regolare, ritroviamo un autore italiano che ha saputo raccogliere l'interesse del pubblico attento al giallo classico, pur declinando le sue opere in chiave moderna: Enrico Luceri, il quale stavolta presenta "Linea Retta". Si tratta di una storia incentrata sulla morte di Roberto Salazar, un celebre agente letterario italiano il quale viene ucciso da un auto pirata mentre attraversa la strada per buttare la spazzatura. Nonostante le apparenze facciano supporre che si tratti di un tragico incidente, d'altra parte le coincidenze sono un po' troppe, se sommate insieme, e il fatto che gli elementi del caso mettano in luce alcuni aspetti poco conosciuti della vita dell'uomo, fanno presagire al commissario Tonio Buonocore che forse nell'esistenza di Salazar e nel suo passato possano nascondersi moventi fin troppo validi per la sua morte. L'agente letterario, infatti, era un uomo cinico e abile, invidiato e temuto da molte persone, addirittura odiato. Sono in troppi ad aver desiderato la sua dipartita, e man mano che i fatti emergono il quadro di fa sempre più complesso: la giovane seconda moglie, un figlio con il quale non aveva più rapporti da anni, i collaboratori ambiziosi e gli autori insoddisfatti che popolavano il suo mondo; tutti loro sono sospettabili della sua morte. Paradossalmente, Buonocore si rende conto di come tutti quanti siano legati tra loro (e a Salazar) da una serie infinita di linee rette; ma è sempre la via più breve quella giusta da percorrere per trovare il bandolo di una matassa? Forse bisogna indagare su rapporti più complessi, che mettano in luce come le linee rette siano, quando viste da vicino, composte da tante piccole curve... e da altre morti, avvenute in passato. Storia intrigante, non è vero? Sappiate che, oltre al romanzo, all'interno del volume si trova il racconto "Il tempo presente. Io e il commissario Buonocore" sempre dello stesso autore; oltre alla nuova puntata della rubrica "La storia del Premio Tedeschi". Vi consiglio di dare una possibilità a questo autore.

Copertina di "Il Volto Macchiato"
pubblicato nei Classici del Giallo
Mondadori
Nei Classici del Giallo, invece, questo mese troviamo una vecchia conoscenza per il lettori di "Three-a-Penny": R.A.J. Walling, autore di "Il Cadavere in Pantofole Rosse", il quale torna nella collana da edicola dopo tantissimi anni di assenza con "Il Volto Macchiato". Si tratta di una di quelle che vengono chiamate "Palmine", ovvero quei gialli del primo Dopoguerra che recavano in copertina proprio l'immagine di una palma e che sono molto ricercati dai collezionisti. Finalmente, Mondadori ce l'ha riproposta comodamente. La storia parte con la risoluzione di un caso di persona scomparsa che Philip Tolefree, investigatore privato a tempo perso, ha messo a punto a tempo di record. Niente di strano, vero? Peccato solo che l'individuo in questione sia morto stecchito. Il cadavere del banchiere Benjamin Broadall, infatti, è stato rinvenuto nel suo ufficio di Londra, strangolato brutalmente e con il contenuto della grande cassaforte sparso dappertutto, come se tra le quattro mura si sia scatenato un uragano improvviso. Abbiamo un calamaio rovesciato, inchiostro sparso sui fogli e tante monete gettate a terra... Inoltre, il volto della vittima è anch'esso macchiato di nero. L'ispettore Pierce di Scotland Yard viene convocato sul posto e, affiancato da Tolefree, inizia subito a darsi da fare. Un enorme problema, tuttavia, si staglia subito sul percorso che i due devono compiere: i sospettati del delitto sono davvero tanti. Abbiamo la figlia del banchiere, assieme ai suoi innumerevoli corteggiatori; un nipote squattrinato; una devota segretaria che forse nasconde qualche segreto dietro alla facciata di rispettabilità; uno squallido portiere dall'atteggiamento equivoco; un'amabile vedova che avrebbe un valido motivo per essere contenta; il tradizionale amico di gioventù col quale Broadall ha condiviso tante avventure; addirittura il figlio dello stalliere! Tutti costoro avrebbero avuto un motivo valido per l'uccisione del banchiere, ma nessuno possiede il movente convincente per un atto tanto spregiudicato. Tolefree ne è convinto. Eppure, qualcuno deve essere stato: allora che ci sia qualche segreto oscuro che nessuno ha il coraggio di rivelare? Lo scoprirete leggendo questo romanzo giallo, che vi consiglio di non lasciarvi scappare.

Copertina di "Murder's a Swine"
pubblicato dalla British Library Crime
Classics
Passiamo adesso ai romanzi gialli in lingua inglese. Come sempre, abbiamo un titolo pubblicato dall'ottima British Library Crime Classics, curata dal critico Martin Edwards. Stavolta tocca a "Murder's a Swine" di Nap Lombard, un autore che vi devo confessare non conoscevo minimamente. Dietro a questo pseudonimo si nascondeva una di quelle coppie che, oltre a condividere una vita intera dal punto di vista matrimoniale, ha sfruttato la propria coesione per dare vita a un sodalizio letterario: Pamela Hansford Johnson e Gordon Neil Stewart, infatti, scrissero due gialli classici sotto pseudonimo all'inizio degli anni '40, dei quali il secondo è proprio il giallo qui riproposto. La sua storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale: siamo in una fredda notte invernale, durante uno dei frequenti blackout di cui la capitale inglese è soggetta a causa dei raid aerei tedeschi. Mentre l'investigatrice dilettante Agnes Kinghof sta tornando a casa, assieme a una giovane vedetta antiaerea si imbatte in un cadavere riposto nei muri del rifugio contro gli attacchi nemici, sito nella loro strada, proprio tra i sacchi di sabbia che ne costituiscono la struttura. Non può che trattarsi di omicidio, dal momento che nessuno riuscirebbe ad infilarsi in quella posizione e poi lasciarsi morire; pertanto, la ragazza decide di indagare sul delitto, al fianco della polizia. Eppure, le sorprese non sono ancora finite per quella notte: l'oscurità ben presto viene squarciata da un urlo. A spaventarsi è stata la signora Sibley, vicina di casa di Agnes, la quale ha visto una macabra testa di maiale alla sua finestra del quarto piano. Cosa sta succedendo? Poco dopo vengono rivolte altre minacce da un certo "Pig-sticker", e la vicenda si fa sempre più misteriosa. Cosa che non può fare altro che sollecitare Agnes e suo marito Andrew, i quali decidono di indagare per contro proprio e scovare l'identità di questo personaggio malvagio che si nasconde tra gli inquilini del loro condominio. Come avrete capito, si tratta di un giallo molto spiritoso e spensierato, nonostante sia ambientato in un momento storico di grande tensione, pieno di intriganti dettagli d'epoca e riproposto al pubblico per la prima volta dalla sua prima edizione, nel 1943. Vi divertirà.

Copertina di "Murder at Monk's
Barn" pubblicato da Dean Street
Press
In secondo luogo, torna sulla scena Dean Street Press, l'editore inglese che in questi ultimi anni ha fatto felici tantissimi lettori di classica crime story, grazie alle sue numerosissime pubblicazioni, non solo di genere giallo. Nel mese di febbraio, infatti, questo marchio torna ad arricchire il proprio catalogo con quattro romanzi molto rari, firmati Cecil Waye: di preciso, "The Prime Minister's Pencil", "The End of the Chase", "The Figure of Eight" e "Murder at Monk's Barn". Si tratta di titoli che non vedono la luce da molto tempo, e che appartengono all'opera immensa di un autore che gli appassionati giallisti conoscono molto bene: John Rhode, inventore del logico e scientifico dottor Priestley. Conosciuto pure sotto lo pseudonimo di Miles Burton, egli ha dato vita a questi romanzi nei primi anni '30 del Novecento, prima di diventare un membro celebre del Detection Club; eppure, essi sono titoli comunque molto interessanti. Il primo è incentrato sulla scomparsa del segretario del Primo Ministro inglese, il signor Cuthbert Solway, il quale si è volatilizzato in seguito a una visita presso uno specialista di Harley Street. Christopher Perrin, l'investigatore protagonista, viene interpellato dalla figlia del politico affinché lo rintracci, ed egli si avvale dell'aiuto dell'amico ispettore Philpott per portare a termine il compito assegnatogli. Purtroppo, la caccia termina quando il cadavere di Solway viene ritrovato morto nei terreni di Oldwick Manor, una vecchia casa di campagna legata alla figura di Ethelred Rushburton, il leader inglese. Sono molte le stranezze che circondano questo decesso: innanzitutto, il medico locale non riesce a trovare alcuna causa della morte; ma lo stesso atteggiamento sprezzante di Ethelred lascia sconcertati. Alla fine, la diagnosi è morte causata da una malattia esotica. Come ha fatto Solway ad ammalarsi? Le indagini proseguono con uno sviluppo sbalorditivo e uno degli omicidi più sensazionali del giallo classico della Golden Age... Il secondo, invece, vede Perrin sulle tracce di "Duggie il Fabbro", un criminale sospettato di essere dietro a una grossa rapina. Catturato in Belgio, il criminale confessa il crimine e viene riportato in Inghilterra; ma Perrin non capisce perché lui si sia dovuto recare fin laggiù.

Copertina di "The Prime Minister's
Pencil" pubblicato da Dean Street
Press
Inoltre, tra la folla che ha assistito alla retata c'era un certo Maurus Kaulin, uno dei più abili falsari esistenti. C'è forse un legame tra i due criminali? L'investigatore ha qualche sospetto, così decide di chiedere aiuto al'ex poliziotto di Vienna Johann Barndt affinché lo assista nella scoperta di una probabile rete criminale di scala europea. Saranno coinvolti nobili e poveracci, in questa caccia sul continente, finché Perrin troverà la risposta proprio in Inghilterra, dove tutto è partito. Il terzo romanzo di Waye ci porta su di un autobus londinese, dove una donna sembra dormire profondamente. Sembra... dal momento che è sul punto di morire. Portata all'ospedale, infatti, Lola Martines rende l'anima al Creatore. Nata a Montevideo, un paese del Centro America la cui politica instabile potrebbe portare a una guerra mondiale, sembrerebbe essersi spenta per cause naturali. Tuttavia Christopher Perrin vede del marcio nella vicenda, soprattutto dopo aver appreso dei sospetti di un diplomatico montedoriano. Si sospetta un omicidio, ma come provarlo? Seguono morti e sparizioni che culminano in una cospirazione internazionale. Infine, il quarto ci trasporta nel magico mondo del teatro. L'attore Gregory Wynter viene ucciso a colpi di arma da fuoco attraverso la finestra del suo camerino. Non esistono moventi, né possibilità che il criminale sia fuggito prima dell'arrivo della polizia sulla scena del delitto; eppure, la verità non emerge. Così il fratello del morto chiede aiuto a Perrin, affinché risolva il dilemma, e quest'ultimo di immerge nelle complesse relazioni all'interno della famiglia Wynter. C'entra pure una scatola di cioccolatini, in questa faccenda, ma vi lascio scoprire da soli in quale modo... Insomma, si tratta di quattro romanzi diversi tra loro ma molto intriganti. Se vi ho stuzzicato, provate a dare loro una possibilità.

Copertina di "The Plague Court
Mystery" pubblicato da Penzler
Publishing
Ultimo consiglio per il mese di febbraio, il nuovo titolo di Penzler Publishing, la casa editrice curata dal critico Otto Penzler che riesuma dal dimenticatoio grandi classici del giallo USA. Stavolta tocca a un capolavoro del crime all'inglese, nato dalla penna di un americano trapiantato in Inghilterra: il "Maestro del Delitto della Camera Chiusa" John Dickson Carr. Con "The Plague Court Mystery", infatti, egli diede avvio alla sua seconda serie di mysteries, quella che firmò con lo pseudonimo Carter Dickson. Tutto ruota attorno alla Plague Court del titolo, un'antica residenza avita di proprietà della famiglia Halliday, la quale possiede la cattiva fama di essere una vera e propria casa del mistero. Come racconta Dean Halliday al suo amico Ken Blake, incontrato una sera al club, essa è da tempo disabitata, dal momento che si narra sia infestata dallo spirito maligno di un aiutante del boia dei tempi dell'ultima grande epidemia di peste inglese, tale Louis Playge. Negli ultimi tempi, tuttavia, sua zia Lady Benning e la sua fidanzata Marion Latimer si sono fatte convincere da un medium celebre tra i membri dell'alta società, Roger Darworth, ad esorcizzare questo demone terribile. Halliday preferirebbe lasciare tutto come sta, ma l'ascendente di Darworth sia avendo la meglio su Marion e teme di perderla; così Blake propone all'amico di far controllare quell'individuo dal capitano Masters, un ispettore. Subito i tre si recano a Plague Court, dove la seduta è già in corso e Darworth si è fatto rinchiudere in una casetta di pietra poco distante. Ben presto, nonostante le precauzioni, lo spiritista viene rinvenuto cadavere nella casupola, senza che il terreno fangoso intorno ad essa rechi qualche impronta, pugnalato alle spalle con il pugnale di Louis Playge. Il delitto mette subito in crisi la polizia, così Blake si vede costretto a chiedere l'aiuto di Sir Henry Merrivale, suo ex capo nei servizi segreti e investigatore dilettante, il quale dimostrerà come l'assassinio sia stato compiuto. Tradotto in italiano col titolo "La Casa Stregata" sui Classici del Giallo Mondadori, questo romanzo è una prova straordinaria del talento di Carr/Dickson nel mettere in scena delitti all'apparenza impossibili da spiegare. Altamente consigliato, soprattutto se vi piacciono le atmosfere tenebrose e paurose.

Bene, con questo ho terminato la mia lista di consigli. Come dicevo sopra, se ne avete la possibilità e la voglia, usate i link che metto qui in fondo al post per ordinare i titoli che vi interessano e vi hanno convinto (così ci guadagno qualcosa pure io in termini economici). Inoltre, condividete i post e il blog sui social network. Vi do appuntamento al prossimo mese per altri consigli letterari nel segno del giallo, mentre alla prossima settimana per la consueta recensione. A presto!

Copertina di "I Delitti della Gazza
Ladra" pubblicato da Rizzoli
AGGIORNAMENTO: Mi è stato riferito (grazie Paola!) che il giorno 23 febbraio Rizzoli porterà in libreria la traduzione italiana di "The Magpie Murders" di Anthony Horowitz, col titolo "I Delitti della Gazza Ladra". Si tratta di un romanzo per così dire "moderno", scritto in epoca contemporanea, ma tratteggiato per imitare lo stile del giallo classico in voga nei primi anni del Novecento. Tutti noi sappiamo che non c'è niente che possa battere un mystery tradizionale, con un investigatore acuto, indizi ben disseminati lungo la storia, false piste e colpi di scena; ebbene, ne è convinta pure Susan Ryeland, editor di una casa editrice che pubblica i romanzi di Alan Conway, con protagonista il detective per metà greco e metà tedesco Atticus Pünd. La ragazza nutre una passione profonda per questo tipo di libri, per cui appena arriva il nuovo manoscritto pronto per essere messo in lavorazione, si getta nella lettura per scoprire quali avventure vivrà stavolta il suo eroe. L'ambientazione è quella di un sonnolento villaggio inglese della metà degli anni '50: un classico, insomma. Tuttavia, man mano che continua a leggere la storia, Susan si rende conto che in mezzo ai cadaveri fittizi e ai sospettati corre una linea narrativa che annoda la sua stessa vita a quella di Conway e del suo personaggio. Una vicenda che parla di gelosie, passioni, ambizioni ed avidità... Siete curiosi di saperne di più? Provate voi stessi il brivido della scoperta. Di nuovo, a presto!

Link ai titoli consigliati su IBS
"Il crimine del secolo" di Anthony Abbot;
"Delitti al college" di Clifford Orr;
"Delitto in una camera chiusa" di Michael Crombie;
"I delitti della gazza ladra" di Anthony Horowitz.

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"Delitti al college" di Clifford Orr;
"Delitto in una camera chiusa" di Michael Crombie;
"I delitti della gazza ladra" di Anthony Horowitz.

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"Delitto in una camera chiusa" di Michael Crombie;
"Linea retta" di Enrico Luceri;
"Il volto macchiato" di R.A.J. Walling;
"Murder's a swine" di Nap Lombard;
"The End of the Chase" di Cecil Waye;
"The Figure of Eight" di Cecil Waye;
"Murder at Monk's Barn" di Cecil Waye;
"The Plague Court mystery" di Carter Dickson;
"I delitti della gazza ladra" di Anthony Horowitz.