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venerdì 5 febbraio 2021

# - Aggiornamenti dall'Approvvigionatore Letterario (Febbraio 2021)

Cari amici dell'Angolo dell'Approvvigionatore Letterario, bentornati da queste parti. Spero che il vostro inizio dell'anno sia stato migliore del mio, dal momento che il mio umore non è dei più alti. Spero con grande forza che questo mio piccolo blog possa permettermi di rendermi sempre più indipendente e che mi dia tante soddisfazioni, visto che spesso sugli altri fronti le cose non sempre vanno come io desidererei. Ma bando alle ciance, non ho certo voglia di annoiarvi con ciò che mi affligge personalmente; siete qui per un altro motivo: essere consigliati sulle nuove uscite di genere giallo nelle edicole e nelle librerie, italiane e internazionali. Prima di fare ciò, tuttavia, lasciatemi annunciare che Three-a-Penny, proprio per permettermi di farmi conoscere il più largamente possibile, è sbarcato con qualche mese di anticipo pure su Instagram (questo il link alla pagina, alla quale vi invito ad iscrivervi per restare sempre aggiornati sulle novità del blog). Entro l'estate spererei di riuscire ad avere un buon numero di nuovi lettori interessati per Three-a-Penny; per cui, se vorrete spargere la voce e condividere un po' dappertutto quello che faccio qua, ve ne sarò molto grato. Come avrete capito, ho intenzioni più che serie ma, se non avrò fortuna, sarò costretto a concentrare le mie energie su altri fronti e a ridurre le pubblicazioni di post. Bene, concludo questo momento di autopromozione augurandovi buona lettura e inizio con i consigli del mese di Febbraio.

Per prima cosa, vi segnalo l'uscita di ben tre nuovi Bassotti, messi in vendita da Polillo/Rusconi. Si tratta di quei titoli che da lungo tempo la casa editrice si sta portando dietro, un po' a causa della pandemia che ha rallentato i normali tempi di pubblicazione, un po' per la triste scomparsa di Marco Polillo alla fine del 2019. Più precisamente, abbiamo "Il Crimine del Secolo" di Anthony Abbot, "Delitti al College" di Clifford Orr e "Delitto in una Camera Chiusa" di Michael Crombie. Vediamoli uno per uno.

Copertina di "Il Crimine del Secolo"
pubblicato da Polillo
"Il Crimine del Secolo" è la seconda opera di Anthony Abbot, scrittore di mystery statunitense il cui vero nome era Charles Fulton Oursler, che Polillo pubblica nella sua collana. Già presentata ai lettori italiani nella versione dei Classici del Giallo Mondadori sotto il titolo "L'Amante del Reverendo", essa narra del tragico ritrovamento di due cadaveri su di una barca che scende l'East River, il fiume di New York, in un afosa giornata di inizio estate. Di per sé, già questo basterebbe per turbare gli animi delle persone che si sono ritrovate invischiate in questo fattaccio; ma le cose sono ancora più complicate di quanto sembri a prima vista. La donna, infatti, è stata uccisa con un colpo di pistola al cuore e addirittura quasi decapitata, mentre l'uomo dall'aspetto mite, con un foro di pallottola sulla fronte, indossa nientemeno che gli abiti talari. Pertanto, non ci vuole poi molto a capire come egli non sia un individuo qualunque, ma il parroco di una chiesa episcopale. Che scandalo, che un sacerdote devoto alla Chiesa si sia macchiato di un crimine orrendo come quello! Perché, come appare chiaro agli inquirenti, le apparenze farebbero pensare a un caso di omicidio-suicidio, compiuto proprio dall'uomo. Tuttavia, la fretta è cattiva consigliera e la polizia vuole andarci piano. Innanzitutto, cosa ci faceva mai un parroco in compagnia di quella che si rivelerà essere una ballerina di fila? La risposta a questa domanda è molto importante; non solo perché potrebbe sollevare un polverone ancora più grosso sulla reputazione dell'uomo, ma anche per il fatto che nella barca (nuova di zecca, tra l'altro) è stato ritrovato un foglio di carta appallottolato: ovvero, una lettera d'amore inviata da un "lui" a una "lei". Sembra proprio che sia parte della corrispondenza che i due cadaveri si sarebbero scambiati... Oltre al foglio, per la sorpresa della polizia, sulla barca si trova pure un gatto con le zampe sporche di sangue; forse ha assistito al delitto? Può darsi, ma allora dove è il sangue su cui si sarebbe macchiato i piedi? Quello sulla scena del crimine è solo sui corpi. Toccherà a Thatcher Colt, capo della polizia investigativa della città, trovare la risposta a tutte queste domande. Come il resto della produzione di Abbot, anche questo romanzo si inserisce nella serie di romanzi gialli nati sul solco dell'esempio dato da S.S. Van Dine, pur concentrandosi più sul police procedural e su uno spiccato senso per la violenza (basta vedere come sono stati mutilati i cadaveri). Un ottimo mix tra giallo classico e hard-boiled.

Copertina di "Delitti al College"
pubblicato da Polillo
Il secondo romanzo pubblicato da Polillo, "Delitti al College", ci fa restare ancora in America. Infatti, la storia è ambientata al Dartmouth, uno di quei prestigiosi college che punteggiano una vasta parte del territorio degli USA, dove un diabolico assassino ha deciso di turbare il quieto vivere degli studenti e dei professori. Il clima di serena operosità viene spezzato in un grigio mattino di pioggia, quando il giovane Kenneth Harris viene svegliato alle sei del mattino da uno strano rumore alla finestra. Infastidito, si alza e si avvicina al vetro per scoprire cosa stia provocando quel fastidioso ticchettio, misto alle gocce che cadono dal cielo... e scopre con sconcerto il cadavere del proprio compagno di stanza, Byron Coates, appeso per il collo a una corda fissata all'esterno della finestra. L'orrenda immagine lo lascia senza parole: il pigiama di Coates è fradicio e il rumore proviene dai piedi nudi dello sventurato giovanotto ormai al di sopra delle tribolazioni umane. Dopo aver avvertito la polizia, Kenneth si fa da parte e osserva l'operato degli agenti, i quali sembrano propendere per l'ipotesi abbastanza chiara di un suicidio, dovuto allo stress scolastico e ad altre preoccupazioni che affliggevano la vittima. Eppure, ben presto, si affaccia una nuova teoria alla mente degli inquirenti: omicidio. Le indagini, quindi, riprendono con forza e gli eventi si susseguono, mente Harris si mantiene ai margini del cerchi di sospettati... finché non si aggiungono altre due misteriose morti all'elenco dei tragici eventi accaduti a Dartmouth. A quel punto, un Kenneth sempre più perplesso ma determinato a scoprire la verità si ritrova ad interrogare le persone che gli stanno intorno, in questo clima di macabro incubo. Addirittura suo padre, legale e autore di romanzi del mistero giunto sul posto per contribuire alla cattura dell'assassino, figura tra i probabili sospettati. Come andrà a finire? Per saperlo, vi basterà leggere questo romanzo che fu l'esordio nel genere per Clifford Orr, autore di testi da musical e di canzoni (una delle quali portata al successo da Doris Day), giornalista e romanziere divenuto celebre per lo straordinario "La Casa sulla Scogliera", tratteggiato sulla falsariga dell'opera di John Dickson Carr.

Copertina di "Delitto in una Camera
Chiusa" pubblicato da Polillo
Infine, ultimo titolo in pubblicazione da parte di Polillo: "Delitto in una Camera Chiusa" dello scozzese James Ronald, che qui si firma come Michael Crombie. Dopo essere tornato in Inghilterra in seguito a un periodo trascorso all'estero, Alan Napier intende riprendere in mano i legami che si è lasciato alle spalle e tornare a rivedere gli amici persi di vista, tra i quali figura un suo vecchio compagno di scuola, tale Eric Winter. Mentre osserva la costa avvicinarsi dal ponte della nave, Napier pregusta già tutto quello che ha intenzione di fare di lì a poco; eppure, il destino ha altro in mente. I suoi piani, infatti, vengono stravolti quando, una volta attraccata l'imbarcazione, Alan riceve una lettera da parte di Patricia Winter, la sorella del suo amico, la quale gli annuncia con costernazione il decesso improvviso del fratello. Ma non è tutto qui: la ragazza nutre dei sospetti precisi sulla causa della morte di Winter e accusa di omicidio lo zio Godfrey, nonostante non abbia alcuna prova a suffragio della sua convinzione. Dapprima Napier non riesce a crederci; è tutto troppo fantastico! Tuttavia, piano piano, inizia a scoprire alcuni elementi di sospetto sul conto dell'uomo: Godfrey, infatti, è certo un brillante avvocato, ma pure un forte scommettitore sui cavalli che conosceva bene a chi sarebbe andato il denaro di Eric alla sua morte: proprio a lui. Peccato solo che il decesso sia stato certificato da un medico insospettabile come naturale. In ogni caso, ben presto si verificano altre due morti, delle quali una all'interno di una camera ermeticamente chiusa per mezzo di un paio di forbici. Difficile si sia trattato di un suicidio; ma allora, come è stato compiuto il crimine? Seguite questa storia ideata da Crombie, inglese trapiantato in America e autore di opere di vario genere, per scoprire come sono andate le cose.

Copertina di "Linea Retta"
pubblicato nel Giallo Mondadori
Per quanto riguarda il Giallo Mondadori da edicola, invece, questo mese di febbraio offre un titolo a testa in entrambe le collane dell'editore. Per la Serie Regolare, ritroviamo un autore italiano che ha saputo raccogliere l'interesse del pubblico attento al giallo classico, pur declinando le sue opere in chiave moderna: Enrico Luceri, il quale stavolta presenta "Linea Retta". Si tratta di una storia incentrata sulla morte di Roberto Salazar, un celebre agente letterario italiano il quale viene ucciso da un auto pirata mentre attraversa la strada per buttare la spazzatura. Nonostante le apparenze facciano supporre che si tratti di un tragico incidente, d'altra parte le coincidenze sono un po' troppe, se sommate insieme, e il fatto che gli elementi del caso mettano in luce alcuni aspetti poco conosciuti della vita dell'uomo, fanno presagire al commissario Tonio Buonocore che forse nell'esistenza di Salazar e nel suo passato possano nascondersi moventi fin troppo validi per la sua morte. L'agente letterario, infatti, era un uomo cinico e abile, invidiato e temuto da molte persone, addirittura odiato. Sono in troppi ad aver desiderato la sua dipartita, e man mano che i fatti emergono il quadro di fa sempre più complesso: la giovane seconda moglie, un figlio con il quale non aveva più rapporti da anni, i collaboratori ambiziosi e gli autori insoddisfatti che popolavano il suo mondo; tutti loro sono sospettabili della sua morte. Paradossalmente, Buonocore si rende conto di come tutti quanti siano legati tra loro (e a Salazar) da una serie infinita di linee rette; ma è sempre la via più breve quella giusta da percorrere per trovare il bandolo di una matassa? Forse bisogna indagare su rapporti più complessi, che mettano in luce come le linee rette siano, quando viste da vicino, composte da tante piccole curve... e da altre morti, avvenute in passato. Storia intrigante, non è vero? Sappiate che, oltre al romanzo, all'interno del volume si trova il racconto "Il tempo presente. Io e il commissario Buonocore" sempre dello stesso autore; oltre alla nuova puntata della rubrica "La storia del Premio Tedeschi". Vi consiglio di dare una possibilità a questo autore.

Copertina di "Il Volto Macchiato"
pubblicato nei Classici del Giallo
Mondadori
Nei Classici del Giallo, invece, questo mese troviamo una vecchia conoscenza per il lettori di "Three-a-Penny": R.A.J. Walling, autore di "Il Cadavere in Pantofole Rosse", il quale torna nella collana da edicola dopo tantissimi anni di assenza con "Il Volto Macchiato". Si tratta di una di quelle che vengono chiamate "Palmine", ovvero quei gialli del primo Dopoguerra che recavano in copertina proprio l'immagine di una palma e che sono molto ricercati dai collezionisti. Finalmente, Mondadori ce l'ha riproposta comodamente. La storia parte con la risoluzione di un caso di persona scomparsa che Philip Tolefree, investigatore privato a tempo perso, ha messo a punto a tempo di record. Niente di strano, vero? Peccato solo che l'individuo in questione sia morto stecchito. Il cadavere del banchiere Benjamin Broadall, infatti, è stato rinvenuto nel suo ufficio di Londra, strangolato brutalmente e con il contenuto della grande cassaforte sparso dappertutto, come se tra le quattro mura si sia scatenato un uragano improvviso. Abbiamo un calamaio rovesciato, inchiostro sparso sui fogli e tante monete gettate a terra... Inoltre, il volto della vittima è anch'esso macchiato di nero. L'ispettore Pierce di Scotland Yard viene convocato sul posto e, affiancato da Tolefree, inizia subito a darsi da fare. Un enorme problema, tuttavia, si staglia subito sul percorso che i due devono compiere: i sospettati del delitto sono davvero tanti. Abbiamo la figlia del banchiere, assieme ai suoi innumerevoli corteggiatori; un nipote squattrinato; una devota segretaria che forse nasconde qualche segreto dietro alla facciata di rispettabilità; uno squallido portiere dall'atteggiamento equivoco; un'amabile vedova che avrebbe un valido motivo per essere contenta; il tradizionale amico di gioventù col quale Broadall ha condiviso tante avventure; addirittura il figlio dello stalliere! Tutti costoro avrebbero avuto un motivo valido per l'uccisione del banchiere, ma nessuno possiede il movente convincente per un atto tanto spregiudicato. Tolefree ne è convinto. Eppure, qualcuno deve essere stato: allora che ci sia qualche segreto oscuro che nessuno ha il coraggio di rivelare? Lo scoprirete leggendo questo romanzo giallo, che vi consiglio di non lasciarvi scappare.

Copertina di "Murder's a Swine"
pubblicato dalla British Library Crime
Classics
Passiamo adesso ai romanzi gialli in lingua inglese. Come sempre, abbiamo un titolo pubblicato dall'ottima British Library Crime Classics, curata dal critico Martin Edwards. Stavolta tocca a "Murder's a Swine" di Nap Lombard, un autore che vi devo confessare non conoscevo minimamente. Dietro a questo pseudonimo si nascondeva una di quelle coppie che, oltre a condividere una vita intera dal punto di vista matrimoniale, ha sfruttato la propria coesione per dare vita a un sodalizio letterario: Pamela Hansford Johnson e Gordon Neil Stewart, infatti, scrissero due gialli classici sotto pseudonimo all'inizio degli anni '40, dei quali il secondo è proprio il giallo qui riproposto. La sua storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale: siamo in una fredda notte invernale, durante uno dei frequenti blackout di cui la capitale inglese è soggetta a causa dei raid aerei tedeschi. Mentre l'investigatrice dilettante Agnes Kinghof sta tornando a casa, assieme a una giovane vedetta antiaerea si imbatte in un cadavere riposto nei muri del rifugio contro gli attacchi nemici, sito nella loro strada, proprio tra i sacchi di sabbia che ne costituiscono la struttura. Non può che trattarsi di omicidio, dal momento che nessuno riuscirebbe ad infilarsi in quella posizione e poi lasciarsi morire; pertanto, la ragazza decide di indagare sul delitto, al fianco della polizia. Eppure, le sorprese non sono ancora finite per quella notte: l'oscurità ben presto viene squarciata da un urlo. A spaventarsi è stata la signora Sibley, vicina di casa di Agnes, la quale ha visto una macabra testa di maiale alla sua finestra del quarto piano. Cosa sta succedendo? Poco dopo vengono rivolte altre minacce da un certo "Pig-sticker", e la vicenda si fa sempre più misteriosa. Cosa che non può fare altro che sollecitare Agnes e suo marito Andrew, i quali decidono di indagare per contro proprio e scovare l'identità di questo personaggio malvagio che si nasconde tra gli inquilini del loro condominio. Come avrete capito, si tratta di un giallo molto spiritoso e spensierato, nonostante sia ambientato in un momento storico di grande tensione, pieno di intriganti dettagli d'epoca e riproposto al pubblico per la prima volta dalla sua prima edizione, nel 1943. Vi divertirà.

Copertina di "Murder at Monk's
Barn" pubblicato da Dean Street
Press
In secondo luogo, torna sulla scena Dean Street Press, l'editore inglese che in questi ultimi anni ha fatto felici tantissimi lettori di classica crime story, grazie alle sue numerosissime pubblicazioni, non solo di genere giallo. Nel mese di febbraio, infatti, questo marchio torna ad arricchire il proprio catalogo con quattro romanzi molto rari, firmati Cecil Waye: di preciso, "The Prime Minister's Pencil", "The End of the Chase", "The Figure of Eight" e "Murder at Monk's Barn". Si tratta di titoli che non vedono la luce da molto tempo, e che appartengono all'opera immensa di un autore che gli appassionati giallisti conoscono molto bene: John Rhode, inventore del logico e scientifico dottor Priestley. Conosciuto pure sotto lo pseudonimo di Miles Burton, egli ha dato vita a questi romanzi nei primi anni '30 del Novecento, prima di diventare un membro celebre del Detection Club; eppure, essi sono titoli comunque molto interessanti. Il primo è incentrato sulla scomparsa del segretario del Primo Ministro inglese, il signor Cuthbert Solway, il quale si è volatilizzato in seguito a una visita presso uno specialista di Harley Street. Christopher Perrin, l'investigatore protagonista, viene interpellato dalla figlia del politico affinché lo rintracci, ed egli si avvale dell'aiuto dell'amico ispettore Philpott per portare a termine il compito assegnatogli. Purtroppo, la caccia termina quando il cadavere di Solway viene ritrovato morto nei terreni di Oldwick Manor, una vecchia casa di campagna legata alla figura di Ethelred Rushburton, il leader inglese. Sono molte le stranezze che circondano questo decesso: innanzitutto, il medico locale non riesce a trovare alcuna causa della morte; ma lo stesso atteggiamento sprezzante di Ethelred lascia sconcertati. Alla fine, la diagnosi è morte causata da una malattia esotica. Come ha fatto Solway ad ammalarsi? Le indagini proseguono con uno sviluppo sbalorditivo e uno degli omicidi più sensazionali del giallo classico della Golden Age... Il secondo, invece, vede Perrin sulle tracce di "Duggie il Fabbro", un criminale sospettato di essere dietro a una grossa rapina. Catturato in Belgio, il criminale confessa il crimine e viene riportato in Inghilterra; ma Perrin non capisce perché lui si sia dovuto recare fin laggiù.

Copertina di "The Prime Minister's
Pencil" pubblicato da Dean Street
Press
Inoltre, tra la folla che ha assistito alla retata c'era un certo Maurus Kaulin, uno dei più abili falsari esistenti. C'è forse un legame tra i due criminali? L'investigatore ha qualche sospetto, così decide di chiedere aiuto al'ex poliziotto di Vienna Johann Barndt affinché lo assista nella scoperta di una probabile rete criminale di scala europea. Saranno coinvolti nobili e poveracci, in questa caccia sul continente, finché Perrin troverà la risposta proprio in Inghilterra, dove tutto è partito. Il terzo romanzo di Waye ci porta su di un autobus londinese, dove una donna sembra dormire profondamente. Sembra... dal momento che è sul punto di morire. Portata all'ospedale, infatti, Lola Martines rende l'anima al Creatore. Nata a Montevideo, un paese del Centro America la cui politica instabile potrebbe portare a una guerra mondiale, sembrerebbe essersi spenta per cause naturali. Tuttavia Christopher Perrin vede del marcio nella vicenda, soprattutto dopo aver appreso dei sospetti di un diplomatico montedoriano. Si sospetta un omicidio, ma come provarlo? Seguono morti e sparizioni che culminano in una cospirazione internazionale. Infine, il quarto ci trasporta nel magico mondo del teatro. L'attore Gregory Wynter viene ucciso a colpi di arma da fuoco attraverso la finestra del suo camerino. Non esistono moventi, né possibilità che il criminale sia fuggito prima dell'arrivo della polizia sulla scena del delitto; eppure, la verità non emerge. Così il fratello del morto chiede aiuto a Perrin, affinché risolva il dilemma, e quest'ultimo di immerge nelle complesse relazioni all'interno della famiglia Wynter. C'entra pure una scatola di cioccolatini, in questa faccenda, ma vi lascio scoprire da soli in quale modo... Insomma, si tratta di quattro romanzi diversi tra loro ma molto intriganti. Se vi ho stuzzicato, provate a dare loro una possibilità.

Copertina di "The Plague Court
Mystery" pubblicato da Penzler
Publishing
Ultimo consiglio per il mese di febbraio, il nuovo titolo di Penzler Publishing, la casa editrice curata dal critico Otto Penzler che riesuma dal dimenticatoio grandi classici del giallo USA. Stavolta tocca a un capolavoro del crime all'inglese, nato dalla penna di un americano trapiantato in Inghilterra: il "Maestro del Delitto della Camera Chiusa" John Dickson Carr. Con "The Plague Court Mystery", infatti, egli diede avvio alla sua seconda serie di mysteries, quella che firmò con lo pseudonimo Carter Dickson. Tutto ruota attorno alla Plague Court del titolo, un'antica residenza avita di proprietà della famiglia Halliday, la quale possiede la cattiva fama di essere una vera e propria casa del mistero. Come racconta Dean Halliday al suo amico Ken Blake, incontrato una sera al club, essa è da tempo disabitata, dal momento che si narra sia infestata dallo spirito maligno di un aiutante del boia dei tempi dell'ultima grande epidemia di peste inglese, tale Louis Playge. Negli ultimi tempi, tuttavia, sua zia Lady Benning e la sua fidanzata Marion Latimer si sono fatte convincere da un medium celebre tra i membri dell'alta società, Roger Darworth, ad esorcizzare questo demone terribile. Halliday preferirebbe lasciare tutto come sta, ma l'ascendente di Darworth sia avendo la meglio su Marion e teme di perderla; così Blake propone all'amico di far controllare quell'individuo dal capitano Masters, un ispettore. Subito i tre si recano a Plague Court, dove la seduta è già in corso e Darworth si è fatto rinchiudere in una casetta di pietra poco distante. Ben presto, nonostante le precauzioni, lo spiritista viene rinvenuto cadavere nella casupola, senza che il terreno fangoso intorno ad essa rechi qualche impronta, pugnalato alle spalle con il pugnale di Louis Playge. Il delitto mette subito in crisi la polizia, così Blake si vede costretto a chiedere l'aiuto di Sir Henry Merrivale, suo ex capo nei servizi segreti e investigatore dilettante, il quale dimostrerà come l'assassinio sia stato compiuto. Tradotto in italiano col titolo "La Casa Stregata" sui Classici del Giallo Mondadori, questo romanzo è una prova straordinaria del talento di Carr/Dickson nel mettere in scena delitti all'apparenza impossibili da spiegare. Altamente consigliato, soprattutto se vi piacciono le atmosfere tenebrose e paurose.

Bene, con questo ho terminato la mia lista di consigli. Come dicevo sopra, se ne avete la possibilità e la voglia, usate i link che metto qui in fondo al post per ordinare i titoli che vi interessano e vi hanno convinto (così ci guadagno qualcosa pure io in termini economici). Inoltre, condividete i post e il blog sui social network. Vi do appuntamento al prossimo mese per altri consigli letterari nel segno del giallo, mentre alla prossima settimana per la consueta recensione. A presto!

Copertina di "I Delitti della Gazza
Ladra" pubblicato da Rizzoli
AGGIORNAMENTO: Mi è stato riferito (grazie Paola!) che il giorno 23 febbraio Rizzoli porterà in libreria la traduzione italiana di "The Magpie Murders" di Anthony Horowitz, col titolo "I Delitti della Gazza Ladra". Si tratta di un romanzo per così dire "moderno", scritto in epoca contemporanea, ma tratteggiato per imitare lo stile del giallo classico in voga nei primi anni del Novecento. Tutti noi sappiamo che non c'è niente che possa battere un mystery tradizionale, con un investigatore acuto, indizi ben disseminati lungo la storia, false piste e colpi di scena; ebbene, ne è convinta pure Susan Ryeland, editor di una casa editrice che pubblica i romanzi di Alan Conway, con protagonista il detective per metà greco e metà tedesco Atticus Pünd. La ragazza nutre una passione profonda per questo tipo di libri, per cui appena arriva il nuovo manoscritto pronto per essere messo in lavorazione, si getta nella lettura per scoprire quali avventure vivrà stavolta il suo eroe. L'ambientazione è quella di un sonnolento villaggio inglese della metà degli anni '50: un classico, insomma. Tuttavia, man mano che continua a leggere la storia, Susan si rende conto che in mezzo ai cadaveri fittizi e ai sospettati corre una linea narrativa che annoda la sua stessa vita a quella di Conway e del suo personaggio. Una vicenda che parla di gelosie, passioni, ambizioni ed avidità... Siete curiosi di saperne di più? Provate voi stessi il brivido della scoperta. Di nuovo, a presto!

Link ai titoli consigliati su IBS
"Il crimine del secolo" di Anthony Abbot;
"Delitti al college" di Clifford Orr;
"Delitto in una camera chiusa" di Michael Crombie;
"I delitti della gazza ladra" di Anthony Horowitz.

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"Delitti al college" di Clifford Orr;
"Delitto in una camera chiusa" di Michael Crombie;
"I delitti della gazza ladra" di Anthony Horowitz.

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"Delitto in una camera chiusa" di Michael Crombie;
"Linea retta" di Enrico Luceri;
"Il volto macchiato" di R.A.J. Walling;
"Murder's a swine" di Nap Lombard;
"The End of the Chase" di Cecil Waye;
"The Figure of Eight" di Cecil Waye;
"Murder at Monk's Barn" di Cecil Waye;
"The Plague Court mystery" di Carter Dickson;
"I delitti della gazza ladra" di Anthony Horowitz.

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