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venerdì 23 ottobre 2020

# - Grazie Jill Paton Walsh (1937-2020)

Jill Paton Walsh, nata nel 1937 e morta nel 2020

Con grande rammarico, la settimana scorsa sono venuto a sapere che la scrittrice inglese Jill Paton Walsh è venuta a mancare. Da quanto ho appreso dai numerosi messaggi di cordoglio che sono stati pubblicati sulla rete negli ultimi giorni, era ormai molto anziana nonostante svolgesse ancora il ruolo di Presidente della Dorothy L. Sayers Society. Seona Ford, membro di questa stessa associazione, ha ribadito come lei fosse "una scrittrice altamente qualificata", oltre ad essere una sostenitrice degli sforzi congiunti coi suoi colleghi e un'entusiasta partecipe alla convention annuale all'Università dell'East Anglia. Martin Edwards, in un post molto commovente, ha ribadito la varietà che l'opera di Paton Walsh ha abbracciato nel corso della sua lunga vita, partendo da libri per bambini fino a giungere alla pubblicazione (in proprio) di "Quel che sanno gli angeli", il quale venne nominato addirittura per il Booker Prize. Tuttavia, ciò per cui Walsh sarà sempre ricordata dagli appassionati di classica crime story è il fatto che, già avanti con l'età, le venne chiesto di completare nientemeno che il manoscritto di "Thrones, Dominations", l'ultima avventura di Lord Peter Wimsey che Dorothy L. Sayers aveva accantonato tra il 1936 e il 1938, in favore della preparazione della commedia tratta da "Un'Indagine Romantica: Lord Peter in Viaggio di Nozze" e della composizione di opere religiose e dalla traduzione della Divina Commedia. Probabilmente Sayers avrebbe in seguito completato la sua nuova opera del mistero, ma purtroppo venne a mancare all'improvviso, pochi giorni prima di Natale nel 1957, quando la stessa traduzione dell'opera di Dante era ancora in corso. Così, ciò che restava del testo è stato accantonato per molti anni; finché la proposta di riprenderlo è stata fatta a Walsh. In ogni caso, continuare "Thrones, Dominations" sarebbe stata un'impresa rischiosa e quasi impossibile da portare a termine: infatti, la pratica di mettere mano a una serie creata da una persona diversa dal suo autore originario non incontra spesso il favore dei lettori, dal momento che immancabilmente il fascino del racconto di uno scrittore si verrà a mutare attraverso lo stile personale di quello nuovo. Io stesso sono molto restio ad accettare questo stratagemma per vendere qualche copia in più, sfruttando il nome di un grande della letteratura, e quasi sempre risultante in una delusione profonda.

La mia copia di "Il Matrimonio Perfetto", che
custodirò con ancora più cura


Eppure, una copia di "Il Matrimonio Perfetto" (traduzione italiana di "Thrones, Dominations") me la sono procurata, e l'ho fatto molto tempo fa. Innanzitutto, perché sono un grande fan di Sayers e voglio prolungare la lettura dei suoi libri per più tempo possibile (anche per questo centellino i suoi gialli); ma anche perché sono curioso di vedere quale è stato il risultato finale di tale connubio. Lo stesso Edwards, nel post che citavo sopra, l'ha definito come la miglior prova di questo tipo, sottolineando come sia stato difficile seguire le orme di Sayers, rispettare le sue linee guida e, allo stesso tempo, dare vita a una storia che rispettasse le premesse e aggiungesse qualcosa di nuovo alla storia di Lord Peter. Walsh, da grande ammiratrice della sua collega (si era innamorata della narrativa di Sayers attraverso "Gaudy Night", letto durate l'adolescenza, e grazie ad esso aveva deciso di frequentare Oxford), è riuscita a compiere un lavoro di gran lunga soddisfacente, secondo quanto racconta Edwards; tanto che alla fine lei non si è limitata a completare il manoscritto, ma ha dato vita ad altre tre storie con protagonista il baronetto Wimsey. Inoltre, significherà pur qualcosa se, anche grazie al suo lavoro sul manoscritto e il personaggio di Sayers, le è stato proposto di entrare nel prestigioso Detection Club, per il quale si è spesa a lungo; arrivando addirittura a consegnare un pezzo nuovo di zecca in occasione della stesura di "Howdunit", pubblicato proprio quest'anno come opera collettiva dell'associazione di giallisti. Insomma, Jill Paton Walsh ha avuto una vita piena e lunga, nella quale ha fatto molto più di quanto mai potessimo desiderare: ovvero, ridare vita a un personaggio al quale, personalmente, sono molto affezionato. Pertanto, nel mio piccolo voglio ringraziarla per la sua Arte. E prometto che farò di tutto per trovare una copia dell'unico altro suo romanzo con protagonista Lord Peter pubblicato in Italia, "Morte Presunta". Che la terra le sia lieve.

Raymond West

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